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Giovedì, 28 Marzo 2024
Verso il congresso

La carica dei giovani per rinnovare la dirigenza: "Ecco Coraggio Pd"

A chiamare a racconta i democratici da tutta Italia è Brando Benifei, capodelegazione Pd al Parlamento europeo: "Rifondiamo il partito"

Sono per la maggior parte under quaranta, vengono da tutte le parti d'Italia, hanno esperienze amministrative e di militanza all'interno del partito. Ma soprattutto vogliono dare corpo a un nuovo Partito democratico, ponendosi come alternativa al gruppo dirigente che, da oltre dieci anni, decide qualsiasi cosa all'interno del più grande partito della sinistra italiana. "Coraggio Pd". Questo il nome del cantiere aperto da Brando Benifei, capodelegazione democratico al Parlamento europeo dal 2019. È stato lui a lanciare l'evento che apre i lavori: sabato 29 ottobre 2022, all'auditorium Antonianum a Roma, in grado di ospitare poco più di 500 persone.

"E noi prevediamo questa presenza massiccia perché c'è in corso una grossa mobilitazione da tutto il Paese" commenta proprio Benifei direttamente a Today. In effetti sul sito di Coraggio Pd c'è un contatore delle adesioni registrate e il numero ha superato i trecento utenti. Ci sarà Gaia Romani, assessore 25enne del Comune di Milano; Tommaso Bori, consigliere regionale dell'Umbria; Caterina Cerroni, segretaria nazionale dei Giovani democratici; Rachele Scarpa che, con i suoi 25 anni, è la più giovane parlamentare dell'attuale legislatura. E poi ancora Marco Lamperti, 35 anni assessore di Monza; Simone D'Angelo, consigliere comunale e segretario del Pd di Genova; Stefano Albano, capogruppo in consiglio comunale a L'Aquila; Lorenzo Marinone, 28 anni, consigliere comunale di Roma e delegato del sindaco Gualtieri alle politiche giovanili.

Caro Pd, ma quale direzione? Apri le porte del congresso

Partirà da loro e dai presenti una spinta al rinnovamento, con la volontà di rifondare il Partito democratico con persone diverse e idee chiare. "C'è un motivo se nei territori il Pd vince e invece a livello nazionale no - continua Benifei – C'è una volontà diffusa e sentita di partecipare e spingere affinchè questa fase costituente sia una cosa seria. Presenteremo un documento di idee e proposte, perché ci unisce la convinzione che il Pd debba chiarire la propria identità con un posizionamento netto in ambito progressista e socialista europeo, in linea con il programma delle elezioni: un profilo incentrato su sociale e diritti per una sinistra di governo".

Apre il cantiere di Coraggio Pd

Le idee sono quelle già viste in campagna elettorale: riduzioni dell'orario di lavoro a parità di salario per favorire l’occupazione, matrimonio egualitario, lotta alle disuguaglianze, salario minimo, diritti civili e ambiente. Eppure sono gli stessi temi con cui il Pd ha perso le elezioni. Cosa cambia oggi? "La credibilità di una nuova classe dirigente - prosegue l'eurodeputato - Abbiamo perso perché non avevamo credibilità: per la maggioranza degli elettori ed elettrici, eravamo quelli che volevano governare a prescindere e con chiunque, quelli che candidano sempre gli stessi dopo dieci anni. Così, chiunque fallirebbe". 

In pratica "Coraggio Pd" vuole essere un terreno di confronto fra chi non è mai appartenuto o ha scelto una strada di autonomia dalla vecchia guardia del partito e oggi vuole rilanciarlo con un nuovo programma, nuove idee, volti nuovi. In pratica una rottamazione? "È un termine che non ci piace e che esprime un concetto violento che non possiamo condividere. - frena Benifei - Quello era il metodo di Matteo Renzi, che comunque alla fine sceglieva chi gli piaceva a discapito di chi non gli piaceva, una cooptazione di fatto. No, noi il Pd vogliamo rifondarlo con un progetto autonomo".

Non è neanche escluso che da questo percorso possa emergere un volto del tutto nuovo e che voglia rimettere tutto in discussione, candidandosi a guidare il Partito democratico. "Il segretario lo sceglieremo a gennaio. In questi mesi dobbiamo fare una rifondazione politica del partito, con una nuova identità che guardi più a sinistra. Poi vedremo chi si candiderà e faremo le nostre valutazioni. Ma per noi oggi parte un processo nuovo" conclude Brando Benifei.

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