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Venerdì, 29 Marzo 2024
La polemica / Lucca

Consigliera Fdi si rifiuta di leggere i nomi dei deportati, poi si giustifica: "Ho fatto tardi"

È successo durante una iniziativa organizzata dal comune toscano di Massarosa in occasione della Giornata della memoria. Arrivati al turno dell'esponente di Fratelli d'Italia, la risposta è stata: "Io passo"

Esplode la polemica a Massarosa, in Toscana, dove sta facendo discutere il rifiuto (o presunto tale) di una consigliera comunale di Fratelli d'Italia, Michela Dell'Innocenti, di leggere il nome dei deportati ad Auschwitz, rastrellati dalla provincia di Lucca. Si trattava di un'iniziativa organizzata dall'amministrazione comunale in occasione della Shoah: ogni consigliere avrebbe dovuto pronunciare il nome di una persona deportata dai nazisti, ma quando è stata la volta dell'osponente Fdi, la risposta è stata: "Io passo". Una rifiuto che non è passato inosservato, scatenando l'indignazione.

La diretta interessata si giustificata così: "Sono arrivata tardi stavano già leggendo dei nomi, non era all'ordine del giorno quella cosa, ho semplicemente detto di andare oltre, perché non so di cosa stessero parlando". Poi il chiarimento: "Certo che sono contro le leggi razziali, la mia non è una questione politica, semplicemente ho fatto un rilievo tecnico sui lavori del consiglio. Va detto comunque - conclude - che siamo di fronte a una strumentalizzazione della sinistra, e poi loro si devono ricordare di tutte le vittime, non solo di queste, mi hanno pure bocciata una iniziativa sul milite ignoto...".

"Non leggere quel nome significa non riconoscere l'orrore"

Durissima la reazione all'accaduto del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo: "Rifiutarsi di leggere i nomi dei deportati significa non riconoscere l'orrore. Nessuno ha il diritto di negare o sottovalutare il peggior crimine della storia dell'umanità. Men che meno un rappresentante delle istituzioni.Nel corso della cerimonia per il Giorno della Memoria in Consiglio comunale a Massarosa, ogni consigliere era stato chiamato ad alzarsi e leggere il nome di un deportato, la data di nascita, il luogo e la data di morte. Tutti partecipano tranne la consigliera di Fratelli d'Italia che, dichiarano i consiglieri di maggioranza, ''alza gli occhi dal cellulare affermando di passare oltre''.

"L'atteggiamento della consigliera, la nonchalance con cui ha dichiarato di procedere oltre a dimostrazione che la lettura non le interessava minimamente o, peggio, quasi la infastidiva, è semplicemente inaccettabile, vergognoso e molto pericoloso - ha aggiunto Mazzeo - È un atto che condanno senza se e senza ma, perché di fronte a certi fatti e gesti simbolici non ci si può prestare ad atteggiamenti irrispettosi nei confronti delle vittime. Il Giorno della Memoria deve essere rispettato ed essere al centro delle attenzioni delle istituzioni. E per questo stigmatizzo qualsiasi tipo di gesto, espressione e atto che tenti di cancellare o sminuire la più grande tragedia dell'umanità". "Abbiamo appena assistito a due aggressioni antisemite -ha dichiarato ancora il presidente Mazzeo, riferendosi ai fatti dei giorni scorsi di Campiglia Marittima e Firenze. La Memoria non va mai banalizzata e svilita. Mai negata e resa sterile. Lo dobbiamo a ciascuna vittima. Sta a noi tutti, cittadine e cittadini, figure istituzionali in primis, difendere la democrazia, ricordare ciò che è stato per evitare e riconoscere e combattere ogni distorsione della Shoah".

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