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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Consultazioni bis, lo stallo continua: governo ancora lontano

Giovedì e venerdì si svolgerà il secondo round di consultazioni da Mattarella, mentre Di Maio e Salvini continuano la loro sfida a distanza fatta di “no” e aut aut. Intanto di ipotesi di governo neanche l'ombra

Consultazioni, secondo round: la data è stata ufficializzata. Dopo il primo giro a vuoto della scorsa settimana, giovedì 12 e venerdì 13 aprile si svolgerà la seconda tornata di incontri al Quirinale per la formazione del nuovo governo. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella vedrà le forze politiche nella giornata di giovedì: il centrodestra unito sarà la penultima forza politica a salire al Colle, prima del Movimento 5 stelle, il partito che concluderà la giornata di incontri. Venerdì invece il presidente della Repubblica vedrà i presidenti delle Camere, Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, e il presidente emerito Giorgio Napolitano.

Consultazioni, fase di stallo

Nonostante l'ufficializzazione delle date per il secondo round di consultazioni, la possibilità di avere il nuovo governo entro questa settimana rasentano lo 0%. La stessa percentuale utilizzata dal leader M5s Di Maio per definire le possibilità di un accordo con il centrodestra unito, che coinvolga anche Berlusconi. Il tweet del pentastellato era arrivato in risposta alle dichiarazioni di Salvini:  “Se tutti usassero lo stesso buonsenso ne usciremmo, se tutti rimangono fermi sulle loro posizioni e non c'è un governo, si vota”.

DI MAIO SALVINI-4-2-2

Ospite alla trasmissione televisiva l'Agorà, il leader della Lega aveva dato l'idea di aprire uno spiraglio, ma alle sue condizioni: “ Il dialogo è possibile ma a patto che la smettano di porre veti e di mettersi al centro del mondo, visto che sono arrivati secondi e non primi.  Se Di Maio, come a parole dice, vuole rispettare il voto degli italiani, l'unico dialogo possibile è tra Lega e 5 stelle. Lui parla di nuovo, se per nuovo intende andare a colazione con Renzi o con la Boschi è uno strano concetto di nuovo”.

Consultazioni, secondo round: cosa cambia

Una minaccia, quella del ritorno alle urne, confermata da Salvini anche a 'Stasera Italia', nuovo show di Rete 4: “Sono pronto a fare il premier, ma il centrodestra da solo non ha i numeri. Abbiamo dimostrato generosità e responsabilità, ma non può essere sempre e solo la Lega a fare passi indietro. Se vanno avanti con i veti e con i no, o fanno un accordo Pd-5 stelle - e se si mettono d'accordo Renzi e Di Maio mi tolgo il cappello, perché evidentemente non ho capito il voto degli italiani - oppure si va a votare”.

I nodi da sciogliere

I principali 'scogli' su cui Lega e Movimento 5 Stelle non riescono a trovare un accordo sono due: il nome del premier e il ruolo di Berlusconi. Su chi ricoprirà il ruolo di presidente del Consiglio, Di Maio non ha alcuna intenzione di farsi da parte, così come Salvini, che in più occasioni ha rimarcato la sua volontà di diventare premier. Sull'eventuale presenza del leader di Forza Italia i pentastellati sono stati categorici: “Noi siamo la prima forza politica e ci prendiamo l'onore di andare a parlare con gli altri" ma "ogni volta che comincio a mettere al centro i temi, qualcuno mi risponde 'no, devo stare con Berlusconi'. No, tu devi scegliere tra Berlusconi e il cambiamento del Paese. Chi abbraccia quel modo di fare politica abbraccia un'idea del passato”. Se questo stallo da 'muro-contro-muro' dovesse persistere fino a giovedì, il secondo giro di consultazioni rischia di essere un buco nell'acqua come il primo. 

Consultazioni, l'agenda di giovedì

Si comincerà giovedì alle 10 con il Gruppo “Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)” del Senato della Repubblica. A seguire alle 10.30 il Gruppo Misto del Senato della Repubblica, alle 11 il Gruppo Misto della Camera e alle 11.30 il Gruppo “Liberi e Uguali” della Camera dei deputati. Nel pomeriggio dalle 16,30 toccherà al Partito Democratico; alle 17.30 i gruppi del centrodestra si presenteranno insieme al Colle: “Lega-Salvini Premier”, “Forza Italia-Berlusconi Presidente” e “Fratelli d’Italia”, del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati.

Chiuderà la giornata, alle 18.30, il Movimento 5 Stelle del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati. Nella giornata di venerdì il capo dello Stato consulterà, alle 10,30 il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, alle 11.15; il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, alle 12 la presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati.

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