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Sabato, 20 Aprile 2024
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Paniere 2013, così cambiano i nostri consumi: più energy drink, meno pc portatili

L'Istat aggiorna l'elenco dei beni maggiormente rappresentativi dei consumi degli italiani: al posto dei netbook ecco smartphone e tablet. Fuori anche le agende e i diari scolastici. Ma i consumatori insorgono: "Indici starati per scelta politica"

Come ogni inizio anno, l'Istat aggiorna il paniere. E così nell'elenco dei beni rappresentativi dei consumi degli italiani ecco entrare il gas metano per le automobili ma soprattutto vediamo ampliata la famma di prodotti informatici. Alle voci smartphone e tablet pc si aggiungono i Phablet (dispositivi che combinano le caratteristiche degli smartphone e dei mini tablet) e i tablet trasformabili, utilizzabili anche come notebook.

Escono invece dal paniere i netbook, un po' perché superati, molto in quanto si è ridotta la possibilità di spesa delle famiglie, che puntano ora su dipositivi informatici più completi.

Nel 2013 il paniere utilizzato per il calcolo degli indici di prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (Nic) e per le famiglie di operai e impiegati (Foi) risulta composto da 1.429 prodotti (1.383 nel 2012) aggregati in 603 posizioni rappresentative (597 nel 2012).

Il paniere utilizzato per il calcolo dell'indice dei prezzi al consumo armonizzato (Ipca) incorpora 1.451 prodotti, aggregati in 608 posizioni rappresentative (602 nel 2012).

Nel 2013 entrano nel paniere anche la pancetta in confezione, il filetto di merluzzo surgelato e l'amaro che sostituiscono la pancetta sfusa, il nasello surgelato e il brandy.

Viene poi inserita la posizione rappresentativa "Reintegratore energetico", bevanda utilizzata per reintegrare sali e vitamine mentre sce la voce diario-agenda, che comprendeva sia l'agenda professionale sia il diario scolastico.

ALLARME "ENERGY DRINK" DI COLDIRETTI. La Coldiretti punta l'indice contro il consumo e l'abuso di 'energy drink' in riferimento all'ingresso nel paniere Istat della voce 'reintegratore energetico', una bevanda utilizzata per reintegrare sali e vitamine da un numero crescente di giovani anche in Italia in alternativa ai più salutari succhi di frutta.

"L'abuso di 'energy drink' - riferisce la Coldiretti - ha fatto raddoppiare il numero di giovani finiti ai pronto soccorso negli Stati Uniti dove le visite sono passate in quattro anni da 10.068 a 20.783, secondo il rapporto dell'agenzia governativa Substance Abuse and Mental Health Services Administration (Samhsa) pubblicato nel gennaio 2013".

"La tendenza all'aumento dei consumi si registra anche in Italia dove lo stesso ministero della Salute - ricorda la Coldiretti - ha recentemente diffuso un 'parere' del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare secondo il quale "bisogna prestare molta attenzione al consumo dei cosiddetti 'energy drinks', bevande analcoliche che contengono sostanze stimolanti".

RABBIA CONSUMATORI "DATI SBALLATI AD ARTE". Per tutto il 2013 il calcolo dell'inflazione sarà "falsato e sottostimato", perchè i pesi del paniere "sono, ancora una volta, sballati rispetto alla spesa reale dei cittadini". Lo evidenzia il Codacons commentando il paniere reso noto oggi dall'Istat per il calcolo dell'inflazione.

Per l'associazione questo è "un fatto grave che avrà ripercussioni anche sulle scelte politiche, oltre che sulla rivalutazione di stipendi e pensioni".

Per questo il Codacons ha confrontato i nuovi pesi (indice Nic) sui quali si calcoleràl'inflazione, con l'ultima indagine Istat, sui consumi reali delle famiglie. Il confronto tra le due analisi, spiega l'associazione, mostra come l'Istat "non abbia voluto aggiustare i pesi per tenere conto della crisi e del crollo dei consumi in atto".

La recessione, infatti, "ha fatto precipitare le spese non obbligate, come Abbigliamento e calzature, con un peso reale di 5,3696% contro l' 8,3387% reso noto oggi, -2,9691, o i Servizi ricettivi e di ristorazione, dove il peso reale è 5,6988% contro l' 11,2287 % reso noto oggi, -5,5299, e innalzare quelle necessarie come Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (il peso reale e' 34,0840% contro l'incredibile 10,899% del paniere 2013)".

Un divario, questo, che applicato all'inflazione resa nota oggi, relativa al mese di gennaio 2013, "significa sottostimare la spesa che una famiglia media ha dovuto pagare in più in un anno (gennaio 2013/2012) per via dell'aumento del costo della vita di ben 255,63 euro".

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