rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Presa di posizione

Il "no" di Conte all'invio di carri armati in Ucraina

Il presidente M5s ha ribadito che Vito Petrocelli è fuori dal Movimento

"Come M5s siamo assolutamente contrari a un'escalation militare perché significherebbe ulteriori sofferenze e carneficine.Quindi siamo contrari ad armamenti sempre più letali. Non è questione della tipologia dell'armamento ma dell'indirizzo politico: se è quello di difendersi o di contrattaccare. Per intenderci siamo contrari ad armi sempre più letale sempre più pesanti: carri armati non ne vogliamo inviare". Lo ha detto Giuseppe Conte che, dopo aver fatto il punto della sitazione, torna sulla vicenda di Vito Petrocelli

Ormai il senatore Vito Petrocelli, che è anche presidente della commissione esteri di Palazzo Madama, è fuori dal Movimento 5 Stelle. Lo ha confermato il presidente Giuseppe Conte: "Petrocelli è fuori da M5s senza se e senza ma. Per quanto riguarda la sua permanenza in commissione, noi siamo per la sua decadenza: purtroppo come avete saputo non ci sono strumenti per farlo. Faremo in modo con altre iniziative indirette di farlo decadere". Insomma cercheranno di fare di tutto per farlo dimettere perché nessun partito, a partire dal Pd, non lo vuole e siccome a farlo eleggere è il Movimento, allora sua è la responsabilità di fare in modo che Petrocelli se ne vada. Lui resiste, anche perché non c’è modo di destituirlo.

Il caso Petrocelli e le mosse del Movimento 5 Stelle

Quando Conte dice che non ci sono strumenti, si riferisce a questo. Al fatto che l’unico modo per far decadere il suo incarico è che lui, di sua spontanea volontà, lasci il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. Non pare voglia farlo. Dunque, anche fosse escluso dal gruppo al Senato e congiuntamente espulso dal partito, non basterebbe. La decisione è sua. Intanto però si va verso l’espulsione, dopo che il fascicolo “Petrocelli” interno al Movimento è arrivato sulla scrivania del collegio dei Probiviri, l’organo interno del M5s che decide le sorti degli iscritti. "Non sono un esperto del Regolamento del Senato, - ha ribadito Conte - però siamo disponibili a valutare con le altre forze politiche tutte le iniziative per far decadere Petrocelli: per noi non può più essere il presidente della commissione esteri del senato. Abbiamo avviato tutte le pratiche affinché sia fuori dal movimento e dal gruppo del senato. Si deve pronunciare il collegio dei probiviri che si è appena insediato" .

A mettere il senatore fuori gioco non è stata tanto la sua posizione antigovernativa sulla guerra in Ucraina. Quella si poteva perdonare, anche perché condivisa da non pochi colleghi in parlamento. A renderlo indifendibile agli occhi di Conte è stato il suo tweet sulla Liberazione. Troppo. Ma secondo fonti parlamentari interne al M5s, fino a quel momento, si stava cercando una soluzione. Una sorta di buona uscita perché le sua posizioni in politica estera non erano così scandalosa in casa 5 stelle. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il "no" di Conte all'invio di carri armati in Ucraina

Today è in caricamento