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Giovedì, 28 Settembre 2023
Politica

Coronavirus, centrodestra al contrattacco: ''Convocare la Commissione di Vigilanza Rai''

L'opposizione chiede di convocare la Commissione per discutere delle affermazioni del premier Conte. Salvini chiama Mattarellla: ''Roba da regime sudamericano''

Il centrodestra parte al contrattacco del premier Conte, dopo le frasi rivolte dal premier nei confronti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni durante la conferenza stampa del 10 aprile. La polemica innescata dai leader di Lega e Fratelli d'Italia, che accusavano il Governo di aver approvato il Mes, ha provocato lo sfogo di Conte che ha rivendicato il lavoro fatto per fronteggiare l'emergenza Covid e la trattativa condotta all'Eurogruppo: ''Questo governo non lavora nel favore dell'ombra delle tenebre ma guarda negli occhi tutti gli italiani''. Immediata la controreplica dell'asse Matteo-Giorgia: ''Conte parla in tv come se fossimo in un regime''.

Coronavirus, il centrodestra chiede di convocare la Commissione di Vigilanza

Convocare la Commissione di Vigilanza oggi stesso per discutere delle gravi dichiarazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. A chiederlo in una lettera inviata al presidente Barachini i capigruppo in Vigilanza dei partiti di Centrodestra, Daniela Santanchè (FdI), Giorgio Mulè (FI), e Paolo Tiramani (Lega). Sotto accusa ''l'attacco frontale senza precedenti nella storia repubblicana del presidente del Consiglio nei confronti dei leader delle opposizioni Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che ha trasformato la conferenza stampa in vero e proprio comizio politico''. Il tutto ''sulla principale rete del servizio pubblico, in orario di massimo ascolto, dove peraltro l'Italia intera si aspettava di ricevere comunicazioni sui provvedimenti inerenti al COVID-19''. Da qui la richiesta di una convocazione immediata della Commissione di Vigilanza.

''Ho inviato una lettera ai vertici del Servizio Pubblico chiedendo che sia garantito quanto prima un proporzionato diritto di replica ai leader dell'opposizione citati nelle dichiarazioni del Premier''. Lo dichiara in una nota il presidente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai, Alberto Barachini, spiegando anche che ''a seguito della richiesta di convocazione urgente della Commissione di Vigilanza da parte dei capigruppo dell'opposizione, che chiedono il ripristino dell'equilibrio informativo dopo le dichiarazioni di ieri sera del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte'', ha fissato ''una riunione informale in videoconferenza dei componenti dell'Ufficio di Presidenza, estesa a tutti i commissari, per la giornata di martedì''.

Coronavirus, Salvini chiama Mattarella

Questa mattina il segretario della Lega Matteo Salvini ha chiamato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel corso della telefonata, informano fonti della Lega, "che è stata soprattutto occasione per lo scambio degli auguri di Pasqua, Salvini ha ribadito al capo dello Stato l’impegno di tutte le donne e uomini della Lega, sindaci, governatori, parlamentari e amministratori di tutta Italia, a fare di tutto per salvare le vite dei cittadini oggi, e i loro posti di lavoro e risparmi domani". Salvini ha anche espresso "rammarico e indignazione per un presidente del Consiglio che ha usato la diretta tv non per informare e rassicurare gli Italiani, ma per insultare le opposizioni (che sono netta maggioranza nel Paese) arrivando perfino a mentire, se non a minacciare".

"Come si fa ad avere un dialogo con chi si comporta così? Roba da regime sudamericano. Dal governo noi e milioni di Italiani ci aspettiamo risposte, ascolto e soluzioni, non polemiche o insulti. Al capo dello Stato Salvini ha anche espresso grande preoccupazione per la situazione economica delle famiglie e delle imprese italiane, che dopo oltre un mese dalla chiusura non hanno ancora ricevuto un euro di aiuto dal governo e dall’Europa, ribadendo infine la contrarietà della Lega a qualsiasi utilizzo del MES sotto ogni forma".

Coronavirus e Mes, la replica di Salvini e Meloni a Conte 

L'accusa in diretta tv a Salvini e Meloni non è certo passato inosservato, immediata la replica: ''Conte parla in tv come se fossimo in un regime''. Conte difende il suo operato e rivolto a Fdi e Lega dice in diretta tv: ''Sin dalla scorsa notte si è levato un dibattito legittimo e vivace, segno di democrazia". Ma è "altrettanto importante che il dibattito si sviluppi con chiarezza e senza falsità. Servono alcune precisazioni dunque: il Mes esiste dal 2012, non esiste da ieri o attivato l'altro notte come irresponsabilmente hanno dichiarato, e mi spiace devo fare nomi e cognomi, da Salvini e Meloni: non è assolutamente così". A stretto giro di posta arrivano le repliche piccate dei leader centrodestra tirati in ballo dal premier, che stavolta criticano la ''diretta tv di palazzo Chigi'', un modo per ''sottrarsi al confronto in Parlamento con le opposizioni''.

Meloni avverte: "È facile per Conte fare il bullo con la televisione di Stato. Il presidente della Repubblica Mattarella non ha nulla da dire su questi metodi degni di un regime totalitario? Mi chiedo se sia normale in una democrazia come la nostra che il presidente del Consiglio convochi una conferenza stampa per fingere di dover raccontare dei nuovi provvedimenti presi dal governo e poi di fatto la utilizzi per parlare male dell'opposizione, e per accusarla di menzogne, ovviamente senza possibilità di contraddittorio''.

Salvini rincara la dose: ''Conte non può mentire in tv: nel 2012 la Lega è stata l'unica a votare contro il Mes. Usare la tivù di Stato per dire falsità e fare un comizio contro Salvini e contro le opposizioni è roba da regime, roba da Unione Sovietica...". Forza Italia, la forza moderata del centrodestra, è più soft, almeno per bocca di Antonio Tajani, numero due del partito, che stigmatizza le parole di Conte senza affondare il colpo: "Fare polemiche non serve a nulla. Anche a me è dispiaciuto vedere il presidente del Consiglio fare polemica politica durante la conferenza stampa. Questo non è il momento dello scontro''.Qualche ora prima Berlusconi aveva detto in collegamento telefonico dalla Provenza: ''Fino ad ora il governo ha fatto finta di ascoltarci'', ma è ''il momento di stare insieme e stringersi attorno alle istituzioni''. E ancora: "L'accordo raggiunto dall'Eurogruppo? E' un compromesso al ribasso''.

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