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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Allarme Corte dei conti: troppe tasse, corruzione dilagante

Nel rapporto 2012 sul coordinamento della finanza pubblica il focus è tutto incentrato sul rischio di un "avvitamento" dell'economia causato dall'eccessivo peso della pressione fiscale. Giampaolino: "Fondamentale contrastare l'evasione"

Troppe tasse e corruzione dilagante. La Corte dei conti lancia l'allarme. Nel rapporto 2012 sul coordinamento della finanza pubblica l'organo dello stato deputato al controllo della spesa denuncia come l'eccessivo peso della pressione fiscale rischia di comportare "impulsi eccessivi" dell'economia reale.

Il rischio, come spiegato dal presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, è un "avvitamento dell'economia".

L'asse intorno al quale si muove il rapporto 2012 è quindi quello tasse-corruzione: troppe tasse frenano l'economia e i fenomeni di corruzione sono in continuo aumento.



Quest'ultimo fenomeno soprattutto nel settore sanitario dove, come ha affermato il presidente di coordinamento delle sezioni riunite per il controllo, Luigi Mazzillo, presentando il rapporto alla Camera  "continuano a essere denunciati frequenti episodi di corruzione a danno della collettività".



Per quanto riguarda la pressione fiscale "il pericolo di un avvitamento deve essere attentamente monitorato, disinnescando il circolo vizioso in cui si potrebbe rimanere intrappolati".

"Occorre incidere - ha aggiunto Mazzillo - sui fattori che bloccano la crescita, per recuperare, ma solo grazie a incrementi di Pil, il gettito mancante".

Per questo il presidente Giampaolino esorta a puntare sulla lotta all'evasione, all'elusione e all'erosione fiscale per il riequilibrio del sistema di prelievo: ''Sostanzialmente esauriti i margini finora offerti dalle entrate volontarie, a cominciare da quelle per giochi, e dall'efficientamento dell'attivita' di riscossione, si rafforzano, pertanto, le ragioni  per puntare sulla soluzione dell'ampliamento della base imponibile, assegnando alla lotta all'evasione ed all'elusione e al ridimensionamento dell'erosione il compito di assicurare margini consistenti per un riequilibrio del sistema di prelievi al fine poter almeno in parte conciliare rigore, equita' e crescita''.

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