rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Lega Nord

"Chi non salta clandestino è": marcia Lega Nord contro "l'invasione"

Il Carroccio ha manifestato sabato sera a Milano contro "l'invasione" degli immigrati. Salvini sul palco al Duomo: "E' la piazza dei nostri figli, noi non vogliamo i clandestini. No a Schengen"

MILANO - Hanno sfilato in tanti, centomila secondo gli organizzatori, per dire "no all'immigrazione" e "stop all'invasione". E anche per rendere chiaro - questo l'urlo alzatosi in piazza Duomo - che "chi non salta clandestino è". Sabato, a Milano, è stata la giornata della Lega Nord. Il corte contro i clandestini organizzato dal Carroccio e dal suo segretario, Matteo Salvini, ha fatto registrare buoni numeri e un'ottima partecipazione. 

Il momento di più alto impatto, senza dubbio, il discorso dello stesso leader del Carroccio in piazza Duomo, dove Salvini ha infuocato e guidato la folla. Martedì a Strasburgo "chiederò insieme a Marine Le Pen che venga sospeso il trattato di Schengen e che vengano controllati i confini", ha annunciato. 

E ancora, contro il Movimento cinque stelle, impegnato nell'altro lato della città in un contro corteo con centri sociali e migranti regolari. "Lo dico agli elettori di Grillo: vi hanno preso in giro, vi hanno rubato il voto in nome della pulizia ma votano tutto quello che chiede la sinistra". Sinistra che, inevitabilmente corrisponde al nome del presidente del consiglio. "Il problema vero dei lavoratori italiani - ha attaccato Salvini - ha un nome e un cognome: è sua maestà Matteo Renzi. E' stato messo qua dalle banche e dai finanzieri per svendere ciò che è rimasto dell'industria e delle finanza italiana".

Quindi, un applauso alla sua piazza e un ritorno alla Lega delle origini. "Questa è la piazza dei nostri figli, la piazza del futuro, della pace e della solidarietà vera - ha esultato Salvini - Ladri e razzisti sono in altre piazze, non qui. Noi stiamo manifestando contro l'immigrazione clandestina, noi non vogliamo i clandestini. In questa piazza ci sono italiani e immigrati regolari".

Sul palco di piazza del Duomo anche i governatori leghisti, Roberto Maroni (Lombardia) e Luca Zaia (Veneto), ma anche altri esponenti come i consiglieri regionali e comunali, l'eurodeputato Mario Borghezio, l'ex ministro Roberto Calderoli e anche il presidente federale Umberto Bossi, secondo il quale "l'integrazione è possibile solo se c'è lavoro. La vera difesa sono gli accordi economici, ma la sinistra spera di ottenere voti dagli immigrati".

Momento di screzio, anche se virtuale, tra Salvini e il sindaco di Milano, Pisapia. "Marino se la gioca con Pisapia come peggior sindaco d’Italia", ha punzecchiato il leghista Salvini, commentando le notizie sui matrimoni gay. La replica del sindaco di Milano: "La Lega alza un muro fatto di xenofobia. Milano è ed è sempre stata una città democratica che non può accettare tali atteggiamenti lesivi della dignità dell’essere umano solo perché straniero. La nostra è una città accogliente nel pieno rispetto della legalità e continuerà a esserlo".

Ma dalla piazza gli avevano già risposto: "Chi non salta clandestino è".

Milano, Lega Nord in piazza contro l'immigrazione

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Chi non salta clandestino è": marcia Lega Nord contro "l'invasione"

Today è in caricamento