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Giovedì, 25 Aprile 2024
La decisione

Alfredo Cospito resta al 41 bis: Nordio rigetta l'istanza

Respinta la richiesta di revoca del carcere duro. Il difensore del detenuto: "Faremo ricorso"

Alfredo Cospito resterà al 41bis. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha respinto l'istanza di revoca del carcere duro presentata da Flavio Rossi Albertini, difensore del detenuto in sciopero della fame da oltre 100 giorni. Lo fa sapere il ministero di Via Arenula. Il regime 41bis era stato disposto il 4 maggio dell'anno scorso dall'ex ministra Marta Cartabia per quattro anni. Il ministero della Giustizia, si legge nella nota, "con un provvedimento articolato ha respinto la richiesta di revoca del regime speciale di detenzione di cui all' articolo 41bis dell'ordinamento penitenziario, presentata dall' avvocato del detenuto Alfredo Cospito". La difesa ha già fatto sapere che presenterà ricorso contro la decisione di Nordio. 

I pareri espressi dalle autorità giudiziarie, la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, la procura generale e la Dda di Torino, concordi nel considerare infondate in diritto le ragioni su cui si basava la richiesta di revoca del 41 bis presentata dal difensore di Alfredo Cospito, sono alla base della decisione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio di respingere l'istanza. È questo, a quanto si apprende, un elemento decisivo nel provvedimento del ministro, che non ritiene ci siano i presupposti per la revoca del carcere duro.

Un altro aspetto che è stato valutato è quello che le autorità giudiziarie continuano a considerare la sussistenza del pericolo di comunicazione di Cospito dall'interno del carcere verso la galassia anarchica che il detenuto aveva istigato a compiere altre azioni violente. Resta fermo il fronte della necessità di tutela e monitoraggio delle condizioni di salute di Cospito, che prosegue lo sciopero della fame.

Il primo a commentare la notizia è stato il sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Ostellari. ''Condivido e sostengo - ha fatto sapere Ostellari - la decisione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha rigettato la richiesta di revoca anticipata del regime detentivo previsto dall'art. 41 bis per Alfredo Cospito. Allo stato attuale, fino a diverse indicazioni da parte del personale medico e della magistratura, non sussistono ragioni che giustifichino diversi intendimenti. La pericolosità del soggetto è nota e certificata e lo Stato non cede ai ricatti o alle intimidazioni dei violenti''. 

L'anarchico ha perso quasi 50 chili. A riferire delle sue condizioni di salute è stato questa mattina il suo difensore, l'avvocato Flavio Rossi Albertini, dopo averlo incontrato nel carcere di Opera. ''La situazione è sempre la stessa - ha detto il legale - dimagrisce sempre più, ora pesa 70 kg, e non prende gli integratori''. Sabato Cospito verrà visitato dal medico nominato dal difensore. 

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