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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Deputati e senatori paperoni d'Europa: ecco tutti gli stipendi della "casta"

Gli onorevoli guadagnano sei volte e mezza la busta paga di un elettore, il 60% in più dei colleghi europei: ecco perché a Montecitorio la proposta di legge del Movimento 5 Stelle che dimezza l'indennità dei parlamentari verrà affossato

Al via nell'Aula della Camera la discussione generale sul disegno di legge che dimezza l'indennità dei parlamentari, prima firmataria la deputata M5S Roberta Lombardi, proposta su cui la maggioranza chiede il rinvio in commissione. "Un risparmio di circa 87 milioni di euro" secondo il Movimento 5 Stelle che propone il taglio delle indennità e la riduzione delle spese, con i parlamentari soggetti all'obbligo della rendicontazione.

Di fatto il ddl Lombardi approda in aula con pochissime possibilità di passare al primo colpo, ma Renzi dovrà fare i conti con le ricadute mediatiche in piena campagna referendaria. La controproposta del premier Renzi segue l'idea di dare ai parlamentari una indennità sulla base delle presenze.  

Le buste paga di deputati e senatori sono più pesanti di quelle dei colleghi europei: è il costo della "casta" che in media equivale a sei volte e mezzo lo stipendio di un elettore: un parlamentare, tra indennità, diaria e rimborso di trasporto, costa 16mila euro, il 60% in più della media Ue.

ROBERTA LOMBARDI (M5S): "PARLAMENTARI AL LAVORO PER AFFOSSARE TAGLIA-STIPENDI"

I 945 parlamentari ricevono un'indennità netta di 5.304 euro al mese ed una diaria a titolo di rimborso per le spese di soggiorno a Roma, dove si trovano Camera e Senato. Quest’ultima diaria però viene corrisposta anche ai deputati e ai senatori che sono già residenti nella provincia di Roma (nel 2013, quando è stato eletto il Parlamento attuale, gli eletti nella circoscrizione Lazio1 che comprende la provincia di Roma sono stati 42).

QUANTO GUADAGNANO DEPUTATI E SENATORI

Deputati e senatori viaggiano gratis in autostrada, treno (prima classe), nave e aereo sul territorio nazionale. Per i trasferimenti in aeroporto c'è un rimborso: da 1.107 a 1.331 euro al mese. In più, 4.190 euro per il rapporto eletto-elettore, utilizzabile per lo stipendio dei collaboratori. 258 per le telefonate. 2.500 (per legislatura) di spese informatiche, inoltre hanno un rimborso per le spese di mandato diverso però per Camera e Senato. Alla Camera si ricevono circa 1.800 euro mensili forfettari e altri 1800 circa per spese documentate dalle relative fatture (anche ove si tratti di spese per i collaboratori dei parlamentari); al Senato si ricevono 1.650 euro ogni mese a forfait per le cosiddette “spese generali”, 2.090 euro al mese sottoposti a rendiconto quadrimestrale (la documentazione che comprova le spese viene ciò verificata ogni 4 mesi), e altri 2.090 di nuovo a forfait.

A fine mandato c’è un assegno pari all'80% dell'importo mensile lordo dell'indennità, per ogni anno di mandato svolto. Gli ex-parlamentari che siano stati al Senato o alla Camera per almeno 5 anni di una legislatura hanno diritto alla pensione, a partire dalla soglia di età di 65 anni, che si riduce però di un anno (fino alla soglia minima delle 60 primavera) per ogni anno aggiuntivo trascorso in Parlamento oltre i 5 anni di una legislatura.

PARLAMENTARI TRASFORMISTI, E' RECORD DI CAMBIO DI CASACCHE

In Francia l'Assemblée nationale ha 577 deputati che godono di una indennità di 7.100 euro, 5.677 tolte le ritenute previdenziali, ma il netto varia in base all'imposta sul reddito. Non hanno un assegno di fine mandato ma un sussidio di reinserimento, se disoccupati, per al massimo tre anni. Vitalizio di 1.200 euro per un mandato a partire dai 60 anni ora (e da 62 nel 2018), 2.400 per due.
In Germania il Bundestag conta 620 parlamentari che contano su uno stipendio lordo di 7.668 euro, nessun assegno di fine mandato ma un'indennità provvisoria per 18 mesi. Vitalizio a 67 anni, 961 euro lordi per 5 anni, 1.917 per dieci. 
In Gran Bretagna l'House of Commons ha 650 membri, l'indennità mensile lorda è di 6.350 euro. Al termine del mandato possono chiedere un rimborso di 47mila euro per spese connesse al completamento delle funzioni. Il vitalizio, dai 65 anni, varia in base ai contributi versati: 530 euro lordi per un mandato con il minimo, 794 euro con il massimo.
In Spagna ai 350 membri del Congreso de los diputatos viene corrisposto un’indennità mensile lorda di 2.813 euro. L’indennità di residenza è di 1.832 euro per gli eletti fuori Madrid, 870 euro per gli eletti di Madrid.

I più ricchi sono i 736  europarlamentari a cui viene corrisposta una indennità netta è di 6.200 euro, l'indennità di soggiorno di 304 euro ogni presenza. Documentandoli, i deputati possono farsi rimborsare i viaggi effettuati per raggiungere le sedi parlamentari. Ci sono anche indennità fisse basate su distanza e durata del viaggio. E 354 euro al mese di rimborso per viaggi al di fuori dello Stato di elezione per motivi diversi dalle riunioni ufficiali. Ci sono 4.299 euro mensili di rimborso spese generali (ufficio, telefono, informatica). E collaboratori pagati dal parlamento per un importo massimo di 19.709 euro. A fine mandato indennità (non cumulabile con pensioni o stipendi) da 6 a 24 mesi. Il vitalizio scatta a 63 anni, 1.392 euro per un mandato, 2.784 per due, 5.569 euro dai 20 anni in poi.

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