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Venerdì, 19 Aprile 2024
Crisi economica / Roma

Confindustria: "Nessuna possibilità di rilanciare l'economia"

Il Centro studi dell'associazione degli industriali chiude ogni speranza di ripresa: "Lo scenario globale è peggiorato, il Pil in Italia calerà ancora". Scende la produzione e crolla il reddito delle famiglie: "Per questo sempre più donne cercano lavoro"

"Nessuna possibilità di rilancio dell'economia per il 2012". Il giudizio, lapidario, è del Centro studi di Confindustria nella consueta analisi mensile 'Congiuntura flash' che ipotizza, al massimo, "qualche timido segnale" di rallentamento della crisi economica a partire da estate inoltrata.

I motivi dell'aggravarsi della situazione è dovuto allo "scenario globale, ulteriormente peggiorato". Cosa che porterà, in Italia, a un'ulteriore diminuzione del Pil.

Le cause - Quasi tutto dipende dall'evoluzione del quadro in Eurolandia che appare" sempre più "intrappolata in una spirale depressiva, a causa non tanto di aggiustamenti ineluttabili (sgonfiamento delle bolle immobiliari, riduzione della leva delle banche, più parsimonia delle famiglie) quanto dell'incertezza e dei danni che la gestione europea della crisi provoca, tra l'altro con politiche di risanamento troppo restrittive".

Il Centro studi di Confindustria sottolinea che "partita dalla periferia, la contrazione dell'attività economica ha ormai coinvolto i paesi più ricchi". Quindi la critica alla Banca centrale europea che "agisce in misura limitata sia con gli strumenti ordinari (tassi) sia con quelli straordinari (acquisto diretto di titoli di Stato), per vincoli politico-culturali più che istituzionali.

Dati sulla produzione - In Italia il calo della produzione a giugno (-1,3% su maggio, stime Csc) ha portato a -1,7% la contrazione nel 2° trimestre (-0,6% trasmesso al 3°); andamento coerente con un'ulteriore diminuzione del Pil (-0,8% nel 1°).

Allarme bilancio familiare - "A maggio i disoccupati in Italia (quasi 2,6 milioni) rappresentavano il 10,1% della forza lavoro (8,2% nell'agosto 2011). A fronte di un'occupazione sostanzialmente stabile (+0,1% in nove mesi), sono sempre più numerose le persone, specie donne, che prima erano inattive e che ora cercano assiduamente un impiego per rimpinguare il bilancio familiare".

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