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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

"Il Parlamento è ostaggio del Pdl"

Dura reazione alla richiesta di stop dei lavori parlamentari da parte del Pdl, furioso sullo sprint della Cassazione sul processo Mediaset per evitare la prescrizione. Franceschini riferisce a Letta. Epifani in contatto diretto. Ira M5S: "Gli italiani sono allo stremo"

Il ministro dei Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini uscendo dalla riunione dei capigruppo alla Camera non ha voluto commentare la richiesta di sospensione dei lavori formulata da Renato Brunetta. Al termine della capigruppo, Franceschini si è semplicemente recato a palazzo Chigi per riferire al presidente del Consiglio, Enrico Letta.

Contemporaneamente la gamba forte del governo, il Pd, ha dato via a una sorta di 'comitato di emergenza' con il segretario, Guglielmo Epifani, che è in costante contatto con i capigruppo di Camera e Senato, Roberto Speranza e Luigi Zanda, per monitorare l'evolversi di quella che si preannuncia come una vera e propria crisi di governo.

LATORRE - Il primo a commentare la reazione del Pdl alla decisione della Cassazione è stato Nicola Latorre, senatore Pd e presidente della Commissione Difesa, che in diretta tv a Omnibus La7 ha così commentato: "Mi sembra evidente che la difesa di Berlusconi abbia puntato tutto sulla prescrizione, ma io credo che la prescrizione sia sempre una sconfitta sia per la giustizia e sia per chi, avendo avuto un ruolo pubblico di primo piano, vuole dimostrare la sua estraneita' ai fatti che gli sono imputati".

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E ancora: "La cosa stucchevole è che un tempo si commentavano le sentenze ancora prima di leggere le motivazioni, adesso addirittura tutto il gruppo del Pdl inizia a commentare le date in cui saranno previste le sentenze, senza aspettare né le sentenze né tantomeno le motivazioni. Auspico un sussulto di responsabilità di tutti affinché si possa tornare a occuparci dei problemi che interessano all'Italia".

IRA M5S - Chi proprio non accetta la reazione del Pdl è il Movimento 5 Stelle che non usa mezze parole per commentare la richiesta di stop dei lavori parlamentari: "Siamo al ridicolo. E' assurdo che il Parlamento venga preso in ostaggio e i lavori d'aula vengano interrotti solo perché un gruppo mette in piedi un'assemblea permanente sui suoi problemi interni e per parlare di giustizia". Queste le parole di Riccardo Nuti, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera,

Ancora più dure, se possibile, le parole del capogruppo al Senato Nicola Morra: "Proprio nel giorno in cui ci rechiamo al Quirinale per sollecitare un intervento del Presidente di Repubblica che riconsegni al Parlamento la sua centralità prevista dalla Costituzione, i partiti del 'modello unico' hanno bloccato i lavori d'aula su richiesta di Schifani e Brunetta per le note vicende giudiziarie di un noto senatore latitante da queste aule (ad oggi 99,72% di assenze a Palazzo Madama). Siamo sconcertati, il Parlamento è al servizio dei cittadini o di un singolo senatore assenteista e sotto processo?".

Rincara la dose ancora Nuti: "Questo atteggiamento del Pdl significa affermare in modo indiretto che il Parlamento non fa e non serve a niente, per cui farlo lavorare o bloccarlo è la stessa cosa. Cittadini e imprese sono allo stremo, ci sono provvedimenti importanti che andrebbero presi subito per uscire dalla crisi e intanto le Camere rimangono, lo ripeto, ostaggio del Pdl e dei problemi giudiziari di Berlusconi. Noi ci battiamo e ci batteremo sempre per ridare sovranita' ed efficienza al Parlamento".

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