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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Crisi di governo: ecco le possibili date per le elezioni anticipate

Salvini vuole fare in fretta e andare a votare già ad ottobre, ma i tempi sono molto stretti e la legge di bilancio è alle porte. Il leader della Lega ha anche annunciato che correrà da solo, "poi potremo scegliere i compagni di viaggio"

La crisi di governo aperta dalla Lega sembra non avere altre soluzioni che le urne. È chiaro a tutti ormai che quasi nessun partito voterebbe la maggioranza ad un governo tecnico o di unità nazionale. Si torna al voto dunque. Il problema è capire quando. Salvini vorrebbe votare il prima possibile, già ad ottobre. Il premier Conte però ha in mente tempi più lunghi: non ci sta a consegnare le dimissioni a Mattarella solo perché così comanda il Carroccio, vuole che a sfiduciarlo siano i due rami del Parlamento.

Il governo cade: quando si vota

Ci sono comunque dei tempi tecnici da rispettare. Dalla data di scioglimento delle Camere al voto devono passare per legge almeno 45 giorni, e tuttavia per consentire il voto degli italiani all’estero e adempiere a tutte le procedure, di fatto servono circa due mesi (a meno di non voler cambiare le regole in corsa). A ottobre dunque ci sarebbero tre finestre. Se le Camere venissero sciolte intorno a Ferragosto, ipotesi improbabile, si potrebbe votare anche domenica 13 ottobre; in alternativa ci sono le date del 20 e 27 ottobre. Ma non è detto che andrà come pronosticato da Salvini. 

Crisi di governo: le possibili date per il voto

Il nostro ordinamento prevede che il Presidente della Repubblica possa sciogliere le Camere con un Decreto, ma l’atto deve essere controfirmato anche dal Presidente del Consiglio. Se Conte non dovesse consegnare le dimissioni a Mattarella servirebbe dunque un passaggio parlamentare prima di indire nuove elezioni. E dal momento che Camera e Senato sono in ferie, è necessario almeno qualche giorno per far sì che le aule si possano riunire. Un’ipotesi che circola è quella di una convocazione intorno al 20 agosto: in tal caso si potrebbe andare al voto tra il 20 e il 27 ottobre. 

Di Maio: "Prima la legge per tagliare i Parlamentari, poi al voto"

E il M5s quando vorrebbe votare? Luigi Di Maio ieri ha lanciato un appello agli altri partiti affinché, prima di tornare al voto, Camera e Senato si esprimano sulla norma che taglia i Parlamentari. "Una volta che si passa per il Parlamento e si riaprono le camere, cogliamo anche l'opportunità per fare subito questa riforma, senza aspettare settembre" ha scritto su fb il capo politico del M5s. Ma così i tempi potrebbero allungarsi. 

Crisi di governo, la legge di bilancio è un ostacolo al voto anticipato

Bisogna poi considerare che l’ultima finestra per tornare al voto potrebbe essere proprio quella di ottobre. Con la legge di bilancio alle porte rimandare ancora potrebbe dire dover recarsi alle urne nei primi mesi del 2020. La sessione di bilancio comincia infatti il 20 ottobre, ma già il 15 l'Ue deve ricevere la bozza della finanziaria. In realtà secondo pareri autorevoli per evitare all’Italia l’esercizio provvisorio l’ultima finestra utile per votare sarebbe stata quella del 22 settembre. Una finestra che però ormai si è chiusa.

Salvini vuole le elezioni già il 13 ottobre: "Mi metto in gioco da solo"

Salvini sembra comunque intenzionato a forzare la mano ed andare a votare il prima possibile, già il 13 ottobre. "I deputati e senatori devono alzare il c..., anche la settimana prossima. E chi non viene, è perché vuole tenersi la poltrona. Poveri, mi dicono riapriamo il 20, il 30 agosto… I deputati della Lega sono pronti, se serve anche domenica" ha detto ieri a margine di un comizio a Pescara. Il leader della Lega ha anche aggiunto di voler correre "da solo e a testa alta. Poi, potremo scegliere i compagni di viaggio...". 

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