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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il caso

L'Italia rischia la crisi di governo sulle spese militari

Conte a Draghi: "Dove trovi i soldi per le armi? Gli ho detto che non siamo disposti a seguirlo". "L'Italia lascerebbe sbigottito il mondo intero" commenta Letta.

La riunione congiunta delle commissioni Esteri e Difesa del Senato sul Dl Ucraina dovrà stabilire se portare alle 18 in Aula il provvedimento con o senza relatore. Il M5s, a quanto si apprende, vorrebbe arrivare in Aula senza relatore per votare il testo approvato dalla Camera. E "cancellando", cosi', il lavoro delle commissioni a palazzo Madama, compreso l'odg di FdI, che impegna a una spesa militare al 2%, accolto ieri dal governo. Solo in questo modo, secondo fonti, M5s sarebbe disposto a votare una possibile fiducia che il governo potrebbe decidere di porre domani.

 ''Conosco Conte per la sua serietà: se dice una cosa, la fa perchè ci crede. Quindi, io penso che faccia sul serio e vada fino in fondo ma non per far cadere il governo...". Lo dice all'Adnkronos il sondaggista Nicola Piepoli, presidente dell'istituto omonimo, commentando la 'linea ferma' di Giuseppe Conte sul 'no' all'aumento delle spese militari per l'Italia. ''Conte al governo ci tiene, è molto più moderato rispetto alle componenti del suo Movimento, ma questa battaglia sul 2% del Pil -spiega Piepoli- è troppo importante per i 5 Stelle, è un modo per dire 'siamo grandi e possiamo anche far cadere il governo, se vogliamo...'. Lui vuol portare il Movimento su posizioni moderate e quindi governative, però, questa è l'occasione buona per far vedere ai 5 stelle che segue la loro opinione su un tema fondamentale per il Movimento, il pacifismo. Della serie: i soldi si investono sulle persone malate, a favore di chi non ha reddito, non certo per acquistare carri armati...''. Insomma, Conte, sottolinea il sondaggista, ''fa questa battaglia per tenere unito il suo partito e farlo finalmente uscire dalla tana e dal ribasso delle intenzioni di voti...''. Piepoli offre anche un'altra interpretazione della strategia 'contiana': ''Potrebbe essere una cosa seria quella di Conte, se è intenzione di Draghi mollare, perché sarebbe per l'attuale premier un pretesto, un ottimo pretesto per lasciare... Bisognerebbe quindi intervistare Draghi e chiedergli se vuole mollare, se è stufo del governo, se gli hanno fatto girare i cosiddetti....''.

Pd: "Ci saranno conseguenze"

"L'impegno ad adeguare le spese militari è stato rispettato da diversi governi precedenti all'attuale, compresi quelli di Conte. Sarebbe originale che non mantenessimo questo impegno proprio durante una guerra in Europa''. Così il senatore Pd, Andrea Marcucci, alle telecamere di Mediaset. ''Credo ancora che Conte di fatto ammorbidisca la sua posizione- ha continuato il parlamentare- a partire dal voto di domani sul Dl Ucraina. Se non lo facesse, ci sarebbero certamente delle conseguenze''.

 "L'Italia lascerebbe sbigottito il mondo intero se si aprisse ora una Crisi di Governo" scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta. 

Cosa ha detto Conte ai senatori M5s

Dopo l'incontro, teso, di ieri a Palazzo Chigi con il premier Mario Draghi, il leader M5S Giuseppe Conte ha incontrato i senatori del Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama per fare il punto sul tema più spinoso del momento: l'incremento delle spese militari. Un aumento caldeggiato dal presidente del Consiglio (nel rispetto degli accordi del 2014 adottati in ambito Nato) ma visto come il fumo negli occhi dai grillini. Su questo noi non siamo disposti a fare passi indietro, avrebbe rimarcato il capo politico dei 5 Stelle nel corso dell'assemblea - alla quale ha partecipato anche il contestato presidente della Commissione Esteri Vito Petrocelli, noto per le sue posizioni filo-russe.

A quanto apprende l'Adnkronos, Conte avrebbe riassunto i contenuti del colloquio avuto ieri con Draghi a Palazzo Chigi: al premier ho detto 'dove li trovi questi soldi per gli armamenti?', il senso del ragionamento di Conte riportato ai senatori, che hanno applaudito più volte l'intervento del loro capo politico. E ancora: si parla di 15 miliardi da investire nella difesa, non stiamo facendo uno scostamento di bilancio per le famiglie e lo facciamo per il settore bellico? A Draghi - avrebbe rimarcato sempre Conte ai senatori - ho fatto capire in maniera forte che noi, sul tema delle spese militari, non siamo disposti a seguirlo. L'ex premier avrebbe poi parlato della decisione di Draghi di salire al Quirinale per aggiornare il Capo dello Stato Sergio Mattarella sullo stato dell'arte: un gesto che mi ha sorpreso - avrebbe detto Conte ai senatori - ma questo non cambia le cose...

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