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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Crocetta: "Non mi dimetto, se mi sfiduciano sarà golpe"

Dopo lo scandalo sulle (presunte) intercettazioni l'esperienza di Crocetta è al capolinea. Il nome in pole position per sostituirlo è proprio quello di Lucia Borsellino. Lui però replica: "Non la darò vinta ai poteri forti"

Il governo di Rosario Crocetta ha le ore contate. Già nelle prossime ore - raccontano oggi i principali quotidiani nazionali - il Partito Democratico potrebbe convocare un vertice di maggioranza per deceidere quando e come mettere la parola fine alla giunta guidata dall'ex sindaco.

Non solo. Il Pd avrebbe già pronto il suo sostituto a governatore: il nome in pole position - racconta Il Messaggero - è proprio quello di Lucia Borsellino, l'ex assessore alla Sanità. 

Ma il diretto interessato di dimettersi non vuole sentirne parlare. "Non mi dimetto, sono un combattente e un combattente muore sul campo. Se lo facessi la darei vinta ai poteri forti", ha dichiarato all'Ansa.

"Qualcuno ha voluto mettere a segno un golpe, volevano determinare le mie dimissioni o il mio suicidio - ha aggiunto - e trovo assurdo che organi istituzionali abbiano espresso giudizi senza fare le dovute verifiche con la procura. 

ESPRESSO VS CROCETTA: IL MISTERO DELLA TELEFONATA

E ancora: "Il Pd vuole le mie dimissioni? Mai, mi sfiducino se vogliono, così si renderanno complici dei golpisti e passeranno alla storia come coloro che hanno ammazzato il primo governo antimafia della storia siciliana", ribadisce.

"Ho sentito che su di me circolano altre voci, alcune riguardano la mia sessualità ma non c'è un bel niente, io non ho nulla da nascondere. Non c'è nulla su di me, la mia storia è limpida".

Proprio ieri il governatore Crocetta era stato pesantamente attaccato da Manfredi Borsellino: "Non credevo che la figlia più grande di mio padre - ha detto davanti al Capo dello Stato -, quella con cui mio padre dialogava anche solo con lo sguardo, dopo 23 anni dalla morte del padre dovesse vivere un calvario simile a quello del padre, nella stessa terra che elevato mio padre suo malgrado a eroe".

Per Manfredi, Lucia già da un anno "portava la croce" di un ambiente a lei ostile. E nei giorni scorsi il suo nome è stato al centro di una presunta intercettazione in cui il medico personale di Crocetta, Matteo Tutino, dice "va fatta fuori come il padre". Crocetta non ha partecipato alla commemorazione, alla quale era presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Poi ha risposto con una dichiarazione lapidaria: "Lucia non è mai stata lasciata sola".

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