Riecco Dario Franceschini, il dirigente dem di nuovo ministro dei Beni culturali
Era stato uno dei primi ad aprire ai 5 Stelle attirandosi le critiche dei renziani: il dipanarsi degli eventi gli ha dato ragione
Rieccolo. Dario Franceschini è di nuovo ministro. Il dirigente dem torna al discastero dei Beni culturali e del Turismo, da lui già guidato negli esecutivi Renzi e Gentiloni. In passato Franceschini era stato anche ministro per i Rapporti con il Parlamento per il governo Letta e sottosegretario alla presidenza del consiglio nei governo Amato e D’Alema. Insomma, non si tratta certo di un politico di primo pelo.
Chi è Dario Franceschini, il nuovo ministro dei Beni culturali
Franceschini peraltro ha un ruolo di vertice anche all’interno del Pd. È stato infatti vicesegretario e segretario nazionale del Partito Democratico che ha guidato per un breve periodo dopo le dimissioni di Veltroni -, primo presidente del gruppo dell'Ulivo alla Camera dei deputati e successivamente presidente del gruppo del PD dal 2009 al 2013. Franceschini fu tra l’altro tra i fondatori della Margherita che poi si sciolse proprio per confluire nel Pd.
Come ministro dei beni culturali ha disposto l'ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, a tutti i musei e luoghi della cultura statali. Si tratta dei uno dei provvedimenti che gli è valso più apprezzamenti nei suoi anni al dicastero.
L'apertura ai 5 Stelle e le critiche dei renziani
Franceschini è stato uno dei primi dirigenti del Pd ad aprire ai 5 Stelle: un’intervista rilasciata solo qualche settimana nella quale auspicava un’alleanza col M5s fa gli era costata accuse e invettive anche feroci dai renziani. Alla fine il corso degli eventi gli ha dato ragione.
Il neo ministro è inoltre considerato anche un ottimo scrittore (finora ha pubblicato cinque romanzi). Divorziato e padre di due fliglie, si è risposato con Michela Di Biase, capogruppo Pd in consiglio comunale a Roma da cui ha avuto anche un’altra figlia.