De Benedetti: "Renzi cambi la legge elettorale o diventerà il Fassino d'Italia"
Intervistato da Aldo Cazzullo l'ingegnere spara a zero sul governo: "Italicum e riforma del Senato? Un pericolo che l'Italia non può correre, voterò no". Poi la profezia funesta sul premier: se non ascolta la minoranza del partito consegnerà il paese ai 5 Stelle
Sulle riforme Matteo Renzi è sempre più solo. L'ultimo campanello d'allarme per il premier arriva dalle pagine del Corriere della Sera. A lanciarlo non un nome qualunque della galassia dem: trattasi, infatti, di Carlo De Benedetti, noto per essere la "tessera numero uno del Pd".
Ebbene, intervistato da Aldo Cazzullo, "l'ingegnere" ha scaricato Renzi proprio sul più bello: o si cambia l'Italicum, ha tuonato, oppure al referendum sulle riforme costituzionali voterà no.
A preoccupare De Benedetti è sopratutto quello che viene definito il "combinato disposto" di riforma del senato e legge elettorale: "Anche la Costituzione Usa è cambiata più volte; ma non ribaltando le garanzie dei pesi e contrappesi che costituiscono la democrazia americana chiunque sia al potere; e soprattutto non in accoppiata con la legge elettorale. Il combinato disposto della proposta di modifica costituzionale, e di una legge elettorale pensata per un sistema bipolare in un sistema tripolare, consente a una minoranza anche modesta di prendersi tutto, dalla Camera al Quirinale. È un pericolo che l’Italia non può correre".
Insomma, "se l'Italicum non cambia esprimerò la mia contrarietà". E se il premier, per ora, si è sempre detto contrario "altri nel Pd la pensano diversamente". In caso contrario De Benedetti vede nero: "Al ballottaggio i secondi e i terzi arrivati si alleano contro il primo. Non è politica; è aritmetica". E quindi? La stoccata è micidiale: Renzi rischia di consegnare il paese ai 5 Stelle e diventare "il Fassino d'Italia".
