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Martedì, 23 Aprile 2024
IL CASO

De Girolamo day: "Sono vittima di un complotto"

Scandalo Asl, il ministro delle Politiche agricole davanti a un'aula semideserta: "Linciaggio senza precedenti, non sono io l'indagata"

ROMA - Il "De Girolamo day" inizia davanti a una cinquantina di deputati in un'aula di Montecitorio semideserta, dove la ministra dell'Agricoltura racconta finalmente la sua verità dopo lo scandalo della gestione della Asl di Benevento che la vede coinvolta.

La sua autodifesa, in sostanza, è questa: mai fatto pressioni, mai sponsorizzato nessuno. Mai abusato del suo ruolo di deputato. E' stato un complotto ordito ai suoi danni (GUARDA IL VIDEO).

Per l'ex deputata Pdl - ora nel Nuovo centrodestra di Alfano - si tratta di un "linciaggio senza precedenti", di "un suggestivo mosaico" di conversazioni che "non corrisponde alla verità", anche perché - tiene a precisare - non è lei l'indagata nell'inchiesta che lo scorso 27 dicembre ha portato ad arresti e provvedimenti cautelari.

"Sono pronta a chiarire punto su punto tutti i passaggi di cui mi hanno accusato senza essere indagata", ha esordito. Spiegando di aver pagato semmai tutti i "no" detti: "Non ho mai sponsorizzato alcun incarico nè ai vertici della Asl né in altri luoghi. Non posso negare che mi sia stato chiesto, anche da persone autorevoli. E oggi pago anche questo".

"Mi pento per alcune espressioni colorite usate in un contesto privato ma non mi pento per aver cercato di aiutare la gente ma sempre nell'interesse della collettività e mai per interessi elettoralistici", ha proseguito. "Sul bar di mio zio - ha detto ancora - ho chiesto semplici informazioni, non ho esercitato nessuna pressione ne direttamente ne indirettamente".

DIFESA E ATTACCO - La De Girolamo sottolinea nel suo intervento alla Camera che l'inchiesta nella quale è stata coinvolta parte da un'attività illecita di intercettazione. Intercettazioni, sottolinea, che riguardano anche aspetti e considerazioni di carattere privato che sono state rese pubbliche. da qui l'appello al Parlamento a dare un giudizio di carattere etico su ciò. "Se mi pento per espressioni colorite usate in un contesto privato, non mi pento di aver aiutato gente che chiedeva ad alta voce maggiore assistenza sanitaria".

"E' avvenuto che io abbia tenuto riunioni nella mia dimora privata perché soffrivo di una particolare patologia post partum che mi impediva spostamenti" e come parlamentare della zona esercitavo il "diritto e dovere di segnalare questioni e trovare soluzioni". "Sono state estrapolate - continua - una serie di espressioni che collegate tra loro offrono un suggestivo richiamo giornalistico, ma non sono la verità", aggiunge."Il mosaico si vede nel suo insieme" o può essere una "brutta opera". "Sono pronta a chiarire punto su punto tutti i passaggi sui quali sono stata processata sui giornali".

"In una terra devastata dalla camorra, dalle ruberie e dalla convivenza con i clan da parte di anime belle che oggi si indignano per le parolacce di un ministro, desta scandalo che un deputato abbia chiesto informazioni sul bar dello zio. Semplici informazioni, nessuna pressione: il dirigente dell'ospedale Fatebenefratelli, che è privato, ha detto di non aver avuto pressioni da me", dice ancora la De Girolamo.

"Respingo con tutte le forze che ho in corpo anche il semplice sospetto che io abbia agito illecitamente, rivendico la difesa della mia persona e invito a riflettere su quanto avvenuto e a non confondere mai vittime e carnefici", ha affermato il ministro dell'Agricoltura al termine dell'intervento, durato oltre tre quarti d'ora alla Camera. "Io sono stata vilipesa ed esposta alla pubblica gogna - aggiunge - violata negli affetti familiari e si è arrivati addirittura alla esegesi della parolaccia sulla bocca di una donna, quasi fosse cosa diversa da quella pronunciata da un uomo".

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