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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

De Luca, scontro aperto con i grillini: "Vadano tutti al diavolo"

Il governatore della Campania è tornato sulla polemica scoppiata venerdì scorso, quando definì la Ciarambino - capogruppo M5s in Consiglio Regionale - "chiattona"

"Ma andate al diavolo, basta, personalmente non ho più voglia di sopportare né volgarità, né arroganza, né intimidazioni; io do rispetto a tutti, ma pretendo rispetto". Non è certo tenero con i pentastellati Vincenzo De Luca. E dopo la polemica scoppiata venerdì, quando definì "chiattona" la capogruppo M5s in Consiglio regionale Valeria Ciarambino, il governatore campano torna a tuonare contro i Cinque stelle durante un incontro alla Scuola Giovanni XXIII di Santa Maria a Vico (Caserta).

Lo stesso De Luca ha ricostruito quanto accaduto alcuni giorni fa, senza fare il nome della Ciarambino. "Dopo sei mesi di calvario e il proscioglimento dall'accusa di concorso esterno in camorra - ha spiegato - il consigliere Stefano Graziano è venuto in Consiglio per rivendicare la propria dignità e per dire a quelli che avevano calpestato la dignità sua, dei suoi figli e della sua famiglia, che forse avrebbero dovuto dire qualcosa".

Il riferimento è ai Cinque Stelle, che quando appresero dell'indagine su Graziano, ha ricordato De Luca, "uscirono dall'aula del Consiglio gridando 'noi non stiamo con i camorristi'". "Bene - ha proseguito il governatore - venerdì quella signora dei Cinque Stelle, con arroganza vergognosa, ha impedito a Graziano di parlare, lo ha interrotto ogni due minuti; altro che solidarietà alla signora dei Cinque Stelle, l'unica donna che meritava solidarietà era la moglie di Stefano Graziano per quello che ha patito in questi mesi. Siamo un Paese strano, nelle quali le scemenze e le imbecillità strappano le prime pagine dei giornali, e nel quale ci sono alcuni politicanti che si possono permettere di fare il vaffa day, di mandare a quel paese tutti quanti, poi però se uno si rompe le scatole e dice basta ci si scandalizza".

Parte così la solidarietà, gli appelli e i contro-appelli, l'appello ad Amnesty International, alle Nazioni Unite - continua De Luca - Ma andate al diavolo, basta. Pretendo che quando si sta in un'aula consiliare si rispetti chi presiede e non si facciano sceneggiate, e soprattutto non si calpesti la dignità di un altro essere umano. Le sentenze le fanno i giudici, aspettiamo il terzo grado, ma fin quando non arriva ricordiamo che dietro una persona c'è una famiglia, ci sono i figli, gli affetti familiari che vanno rispettati, altro che Cinque Stelle.

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