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Venerdì, 29 Marzo 2024
Giustizia

De Luca non è più sindaco di Salerno: "Vado avanti lo stesso"

La sospensione dall'incarico è stata notificata. Lui è il candidato numero uno del Pd per le primarie regionali, ma nonostante tutto non si ritira: "Rivendico quegli atti politici"

Alla fine è successo: dopo il sindaco Luigi De Magistris, anche per Vincenzo De Luca è scattata la Legge Severino. Questo significa che da oggi è l'ex-sindaco di Salerno: condannato a un anno di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici per dodici mesi, la sentenza è stata emessa il 21 gennaio. Il reato contestato è abuso d'ufficio per la nomina a project manager del suo capo staff Alberto Di Lorenzo, riguardo la realizzazione del termovalorizzatore di Cupa Siglia, nella periferia salernitana. A firmare la sospensione di De Luca dalla carica di sindaco è stato il vice prefetto vicario, Giovanni Cirillo, che è stata poi notificata al Comune. 

DE LUCA NON MOLLA - Ma De Luca ha già detto che si appellerà al Tar, riproponendo il caos scoppiato con Luigi De Magistris a Napoli. Anche lì il sindaco era stato sospeso dal prefetto per la legge Severino dopo la stessa condanna, abuso d’ufficio. Ma il tribunale amministrativo e poi il Consiglio di Stato hanno annullato la sospensione.

Inoltre l'ex-sindaco ha dichiarato di voler andare avanti con la candidatura nelle primarie regionali del Partito Democratico. Cosa che può fare, anche se poi la legge Severino gli imperdirebbe, in caso di vittoria, di assumere la carica di governatore della Campania. Ma De Luca non molla: "Ho detto che mi sarei ritirato se condannato per peculato ma non per abuso d’ufficio perché rivendico gli atti politici messi in essere".

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