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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Decadenza, Berlusconi ai fedelissimi in piazza: "Oggi è una giornata di lutto"

Il leader di Forza Italia apre con un "grazie" per tutti i fedelissimi che sono scesi in piazza per lui. Poi, l'attacco: "Dopo la condanna è cominciata la corsa alla decadenza, per la quale hanno calpestato la legge, bruciando i tempi oltre le leggi e i regolamenti"

ROMA - Il suo turno è arrivato intorno alle 16:30: per quello che, con ogni probabilità, sarà l'ultimo discorso da senatore. Dopo le polemiche, la tensione davanti Palazzo Grazioli e le accuse di boicottaggio, Silvio Berlusconi ha voluto dire "grazie" a tutti i fedelissimi che hanno sfidato il freddo per dimostrare la loro vicinanza al Cavaliere, nel giorno della decadenza. 

Poi, faccia seria e tirata, dal palco allestito a pochi metri da casa sua, è stato il momento dell'ormai consueto attacco: "È una giornata di lutto per la democrazia - ha detto Berlusconi -. A partire dal 1994, una magistratura di estrema sinistra si è data come missione la via giudiziaria al socialismo".

[VIDEO] Berlusconi, la decadenza è realtà: "Oggi lutto per la democrazia"

"Persino l'Unità ha accusato certi pm di aver abbracciato le idee estremiste della Br - ha detto il leader di Forza Italia -. Approfittando della legge sull'immunità parlamentare, certi magistrati hanno fatto piazza pulita di cinque partiti. E allora sapete cosa è successo? Siamo scesi in campo noi. Hanno subito cercato di farmi fuori dalla scena politica con i processi". 

Quindi, l'elenco delle apparizioni in Tribunale: "Sono 52 i processi che mi hanno gettato addosso. Abbiamo lottato, ci siamo difesi, abbiamo impiegato tante risorse economiche cercando di non perdere la serenità. Da 41 processi siamo venuti fuori senza nessuna condanna".

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E ancora: "Hanno cambiato strategia. Dopo aver militarizzato l'accusa, hanno occupato i collegi giudicanti. Sono allora fioccate le condanne: Ruby, Mediaset, la condanna per la frase abbiamo una banca". 

Una strategia che avrebbe portato, secondo Berlusconi, anche alla condanna Mediaset: "Avevo diritto al mio giudice naturale. Mi hanno dato giudici che avevano un’idea predeterminata su di me. Quindi è cominciata la corsa alla decadenza, per la quale hanno calpestato la legge, bruciando i tempi oltre le leggi e i regolamenti".

Decadenza Berlusconi, fedelissimi in piazza (Foto Today.it)

Quella sui diritti Tv è una sentenza "che grida vendetta davanti a Dio e agli uomini". Quella sentenza, ha aggiunto Berlusconi, "è basata solo su teoremi e congetture e su nessun fatto o documento o testimone".​

"Sono assolutamente sicuro che il finale di questi ricorsi sarà il capovolgimento della sentenza con la mia completa assoluzione". E ancora un attacco alla sinistra: "Oggi brindano perché sono riusciti a portare l'avversario davanti al plotone d'esecuzione: sono euforici, lo aspettavano da venti anni. Ma non credo abbiano vinto la partita della democrazia e della libertà".

Poi, uno sguardo al futuro: "Dobbiamo riprenderci il diritto. Bisogna dare ai cittadini il diritto di eleggere il presidente della Repubblica". E sui suoi prossimi giorni: "Non ci ritireremo in qualche convento, noi stiamo qui, restiamo qui, resteremo qui. Anche da non parlamentare resterò alla guida di Forza Italia".

Infine, l'attacco ai "traditori": "Altri se ne sono andati, ma noi siamo rimasti qui. Siamo sicuri di essere dalla parte giusta, sicuri che non tradiremo mai i nostri elettori". In risposta dalla platea, un lungo "buuuu", fischi e insulti dedicati ai transfughi. Secco il commento di Berlusconi: "Interruzione ruvida ma efficace".​

Infine, la "rassicurazione" per gli avversari: "Vorrei rassicurare tutti - ha spiegato - questa è una manifestazione pacifica. Noi non abbiamo l'odio nel cuore".

 

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