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Martedì, 23 Aprile 2024
Decadenza

Decadenza Berlusconi, ira Pdl contro il voto palese: "Ci saranno conseguenze"

Schifani: "Daremo risposte concrete con il massimo della determinazione". Saltato il pranzo in programma tra il Cavaliere e i "suoi" ministri. Lupi: "Democrazia minata"

La Giunta per il regolamento del Senato si è espressa a favore del voto palese sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. Dei 14 componenti della giunta, 7 si sono pronunciati per il voto palese e 6 per il voto segreto, il presidente del Senato Pietro Grasso, come da prassi, non ha votato. Immediata la reazione di quel che resta del Pdl. "La giornata di oggi non potrà non avere conseguenze. Daremo risposte concrete con il massimo della determinazione", ha commentato a caldo il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani. 

Intanto è saltato il pranzo in programma tra Berlusconi e i ministri del Pdl. A palazzo Grazioli sono invece giunti i due "falchi" Denis Verdini e Sandro Bondi. Presente anche Gianni Letta.

SCHIFANI - "Una pagina buia per le regole parlamentari. La Giunta del Regolamento, a maggioranza e con un voto deliberatamente politico, ha violato le regole in maniera surrettizia, con grave responsabilità dello stesso presidente del Senato, per consentire al Pd e ad altre forze di imporre ai loro senatori un voto contro il leader del centrodestra", ha detto Schifani. "Si fa molto peggio che cambiare il Regolamento - ha accusato ancora Schifani - lo si interpreta a uso e consumo del Pd per colpire con assoluta certezza Silvio Berlusconi. La giornata di oggi non potrà non avere conseguenze. Daremo risposte concrete con il massimo della determinazione".

LUPI -  "Pur di eliminare Berlusconi dalla vita politica, cosa che peraltro non avverrà, e non riuscendoci per via elettorale si fa strame di tutto senza rendersi conto del precedente che si crea e delle sue gravi conseguenze per la democrazia in questo paese". Lo ha denunciato il ministro Pdl per le Infrastrutture Maurizio Lupi, commentando l'ok della Giunta per il Regolamento del Senato al voto palese sulla decadenza di Silvio Berlusconi da parlamentare.

"Sostenere che il voto sulla decadenza del senatore Silvio Berlusconi non riguarda la sua persona e quindi può essere esercitato in modo palese - ha affermato Lupi in una dichiarazione - fa a cazzotti con la logica oltre che con il regolamento e la prassi del Senato. Ma la logica, il diritto e le regole del nostro Parlamento pare non contino nulla quando c'è di mezzo Silvio Berlusconi. Contro il leader del centrodestra tutto è ammesso, tutto è giustificato: il voto palese al posto del voto segreto, la retroattività di una legge, una fretta inusuale, la sordità rispetto ai dubbi sulla legge Severino espressi anche da autorevoli giuristi di sinistra con la conseguente ragionevole proposta di chiedere un parere in merito alla Corte costituzionale".

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