Decadenza, fissata udienza pubblica: Berlusconi il 4 ottobre in Senato
Il presidente della Giunta per le elezioni, Dario Stefàno, ha incontrato il presidente del Senato Pietro Grasso. Berlusconi atteso la mattina di venerdì 4 ottobre nella sala Kock
Silvio Berlusconi da una parte. Ulisse Di Giacomo dall'altra. Chi potrebbe decadere da senatore e chi potrebbe subentrare a Palazzo Madama. Venerdì 4 ottobre presso la sala Kock del Senato si terrà l'udienza pubblica nella quale verranno ascoltati i due contendenti allo scranno. Chissà se quel giorno il Cavaliere farà il suo ingresso a Palazzo Madama o se demanderà la difesa ai suoi legali.
STEFANO - "Ho condiviso con il Presidente del Senato Pietro Grasso la data del 4 ottobre per fissare l'udienza pubblica. E la sede sarà al Senato, nella sala Koch. L'indicazione del 4 ottobre arrivata da Grasso dipende dal fatto che quel giorno non sono previsti lavori d'Aula", ha spiegato il presidente della Giunta per le immunità del Senato Dario Stefàno in una conferenza stampa improvvisata dopo l'incontro.
Ora, aggiunge, "si dovranno affrontare problemi di natura tecnico-logistica, per la quale il Senato sta mettendo in piedi una task force. La Sala infatti dovrà essere allestita per ospitare le parti che dovranno confrontarsi".
"Oltre a Berlusconi - conclude Stefàno - dovrà essere ascoltato anche Ulisse Di Giacomo che è il primo dei non eletti nella regione Molise", cioè quello che ha presentato ricorso contro la non proclamazione della sua elezione.
CSM INFURIATO - A completare il quadro, c'è da registrare la dura presa di posizione del Consiglio superiore della magistratura contro le parole di Silvio Berlusoni. "I giudici non meritano l'addebito di intenti persecutori o di complotti. E l'esito di qualsiasi processo è una sentenza che va accettata ed applicata".
I magistrati "svolgono quotidianamente il proprio lavoro con impegno, professionalità ed imparzialità" sottolinea il Comitato di presidenza del Csm, che fa anche notare che "è la legge che regola con criteri predeterminati la composizione dei collegi giudicanti e l'assegnazione dei processi".