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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Decadenza Berlusconi, il Senato accelera

Il Senato dice "no" alle questioni pregiudiziali e alle sospensive. Bocciata anche la richiesta di Forza Italia di tornare al voto segreto. Tensione in Aula: voto previsto per le 17:30

ROMA - No alle pregiudiziali, no alle sospensive e no al voto segreto. Così il Senato, con le votazioni che sono avvenute per alzata di mano, ha impresso l'accelerata decisiva sulla questione decadenza di Silvio Berlusconi. Un Berlusconi che, dal canto suo, resta "rinchiuso" nella sua residenza di Palazzo Grazioli e prepara l'offensiva per il pomeriggio, quando con un comizio chiuderà la manifestazione dei fedelissimi di Forza Italia.

Probabile che, a quell'ora, Berlusconi sia soltanto un ex senatore. I lavori a Palazzo Madama, infatti, viaggiano spediti e i tentativi di allungare i tempi, per ora, sono caduti nel vuoto. La prima richiesta di Forza Italia, della senatrice Elisabetta Alberti Casellati, è stata quella di istituire il voto segreto. L'istanza, condivisa anche dal Nuovo Centrodestra, è stata bocciata da Grasso: "La Giunta per il Regolamento del Senato - ha chiarito - il 30/10 ha stabilito che per casi di non convalida dell' elezione il voto fosse palese perché a tutela della composizione del plenum e non sulla persona. Non ci sono novità per riaprire ora il dibattito".

Decadenza Berlusconi, la diretta video dal Senato

Altro giro, altro tentativo con Pierferdinando Casini che ha richiesto "una sospensiva e il rinvio alla decisione della Corte di Cassazione sul riconteggio dell'interdizione. Non possiamo - ha chiesto agli altri senatori - liquidare la storia di venti anni come un evento criminale". Anche qui, però, il presidente del Senato ha rigettato la richiesta. Il risultato è che il voto dovrebbe arrivare non più tardi delle 17:30. 

L'atmosfera in Aula resta comunque molto tesa. Sandro Bondi e Roberto Formigoni hanno avuto un alterco, Alessandra Mussolini si è scagliata contro Angelino Alfano: "È un piranha, lo chiamo Lino e non Angelino". Bondi e Gasparri, invece, hanno apostrofato i senatori a vita: "Vergognatevi". I senatori sarebbero colpevoli, secondo i due forzisti, di essersi presentati in Senato soltanto in occasione del voto sull'espulsione del Cavaliere. 

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