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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Di Maio fa selezione: "Noi o con la Lega o col Pd", poi Mattarella scioglie il silenzio

Dopo il termine del primo giro di consultazioni il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha invocato qualche giorno di riflessione. Impossibile ad oggi attribuire un incarico per formare un nuovo Governo. Ma la notizia politica la serve Di Maio che prova a spaccare il centrodestra (e il Pd)

"È indispensabile che vi siano delle intese tra più parti politiche per formare una coalizione che possa avere la maggioranza in Parlamento per far nascere un governo", ma spiega Mattarella, "nelle consultazioni questa condizione non è ancora emersa". 

Lo ha annunciato in una nota del Quirinale il Capo dello Stato. Il presidente delle Repubblica dopo aver incontrato tutti i gruppi parlamentari e le alte cariche dello Stato non ha trovato una sintesi tra le diverse parti per affidare un incarico anche solo esplorativo ad uno degli esponenti politici che hanno reclamato la vittoria alle recenti elezioni politiche dello scorso 4 marzo.

Consultazioni, Mattarella: "Occorre qualche giorno di riflessione"

Il calendario per il secondo giro di consultazioni per la formazione del nuovo governo non dovrebbe essere ufficiliazzato prima di martedì.

"Sulla base dell'esigenza di maggior tempo che mi è stata prospettata dai vari partiti, i prossimi giorni saranno utili a me per analizzare e riflettere sulle considerazioni che mi hanno presentato i partiti, e sarà utile anche a loro per valutare responsabilmente la situazione, le convergenze programmatiche, le possibili soluzioni per dar vita ad un governo".

Di Maio a Mattarella propone un contratto di governo

Da ultimo a salire al Colle era stato il capo politico del Movimento 5 stelle. Luigi di Maio ha ribadito l'intenzione di proporre un "contratto di governo", una sorta di programma da scrivere a quattro mani o con la Lega di Matteo Salvini o con il Pd rappresentato dal segretario reggente Maurizio Martina

Cosa ha detto Di Maio a Mattarella

Salvini e Di Maio, stile "pop" a caccia del consenso

Il capo politico del Movimento 5 stelle ha ribadito come un'alleanza di governo con Lega "o" Partito Democratico siano opzioni inconciliabili tra loro.

"Dopo il lavoro fatto di interlocuzione con tutti gruppi, crediamo che un contratto per assicurare un governo agli italiani il M5s può sottoscriverlo con la Lega o con il Pd. Chiaro che sono due soluzioni alternative, tengo a precisarlo. Per questo chiederò subito un incontro con Salvini e Martina per lavorare alla strutturazione di questi contratti".

Consultazioni, Di Maio cerca di spaccare il centrodestra

Luigi Di Maio ha ribadito di non riconoscere una coalizione di centrodestra: "Sono saliti separati al Colle e hanno presentato tre candidati premier alle ultime elezioni politiche, non da ultimo una forza politica (Lega, ndr) ha una posizione diverse nei nostri confronti ed è alla Lega di Matteo Salvini che ci rivolgiamo". 

"Non vogliamo spaccare la coalizione di centrodestra, io non la riconosco perché le forze politiche che ne facevano parte si sono presentate con 3 candidati premier e si sono presentate divise per le consultazioni". Inoltre "hanno idee totalmente opposte sul M5s ed è per questo che noi ci rivolgiamo solo alla Lega, sinceramente come ci rivolgiamo al Pd nella sua interezza. Io non ho mai voluto spaccare il Pd, non ho mai chiesto una scissione interna, io mi rivolgo al Pd nella sua interezza, non ci permettiamo di interferire nelle loro dinamiche interne".

Di Maio: "Con un governo M5s l'Italia non uscirà dall'Euro"

"Abbiamo ribadito al presidente della Repubblica un punto sulla politica estera - ha spiegato Di Maio - Con noi al governo l'Italia rimarrà alleata dell'Occidente, del Patto atlantico, dell'Unione europea e monetaria".

"Al governo deve andarci chi è legittimato dal popolo, sono stati bocciati governissimi, governi tecnici e di scopo"

Consultazioni, Salvini ha detto sì a Mattarella

In mattinata Matteo Salvini aveva agitato lo spauracchio del ritorno alle urne dopo le consultazioni con il Capo dello Stato: "L'unica soluzione che ovviamente non ci auguriamo, ma che non escludiamo - ha spiegato il leader della Lega - è quella delle elezioni"

Cosa ha detto Salvini a Mattarella

"Lavoriamo a un governo che duri 5 anni, no a governi a tempo con maggioranza raccogliticce dalla prossima settimana faremo incontri formali con tutti, partendo dall'alleanza di centrodestra. Andiamo in Parlamento se avremo numeri certi. Abbiamo ricordato al presidente che più dei posti e dei ruoli ci interessano i programmi: riforma delle pensioni, del lavoro, fiscale".

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Silvio Berlusconi dal canto suo ha espresso al Capo dello Stato la posizione di Forza Italia "l'urgenza di affrontare i problemi come il lavoro, la disoccupazione giovanile, il divario nord e sud, l'oppressione fiscale e burocratica, la sicurezza, il tema degli immigrati clandestini, la spesa pubbblica".

Consultazioni, i leader al Quirinale

"Questo governo non potrà non partire se non dalla coalizione che ha vinto, il centrodestra. L'Esecutivo ha bisogno di numeri parlamentari che il centrodestra da solo non è in grado di avere"

Cosa ha detto Berlusconi a Mattarella

Qual è la posizione del Partito Democratico

Ma quali sono davvero le posizioni in campo e chi può ambire al Governo? In un grafico realizzato da Ansa Centimetri il "peso" delle formazioni politiche con tutti gli eletti alla Camera e al Senato.

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