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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il decreto Aiuti bis ha l'ok della Camera (col tetto agli stipendi). Verso un nuovo pacchetto di aiuti

Il provvedimento torna al Senato. Passaggio necessario dopo i cambiamenti approvati dai deputati. In cantiere un nuovo decreto: il dl Aiuti ter

Il tormentato iter del decreto Aiuti bis prosegue. La Camera ha approvato il testo con 322 voti a favore, 13 contrari e 45 astenuti. Il provvedimento torna nuovamente al Senato per l'approvazione definitiva, dopo le modifiche apportate da Montecitorio. Il nuovo passaggio nasce dalla soppressione della norma - introdotta proprio a Palazzo Madama - che cancellava il tetto degli stipendi per i vertici della Pubblica amministrazione. Fdi si è astenuta, Alternativa ha votato contro. 

Il decreto contiene le misure urgenti contro il caro energia, l'emergenza idrica, e a favore delle politiche sociali e industriali per un ammontare di 17 miliardi. Deve essere convertito in legge entro l'8 ottobre. La legge era arrivata a Montecitorio con diverse modifiche rispetto alla scrittura iniziale. C'è la norma, ad esempio, che circoscrive la responsabilità in solido per la cessione dei crediti Superbonus e bonus edilizi ai casi di dolo o colpa grave.

Tra gli altri emendamenti approvati c'è la proroga dello smart working fino a fine anno per lavoratori fragili e lavoratori genitori di minori under-14. Nel testo trova posto il via libera alla stabilizzazione, a partire dal 2027, dei lavoratori a termine assunti dalla Pubblica amministrazione per l'attuazione del Pnrr. 

Approvate anche altre misure come la proroga al 31 dicembre della validità delle disposizioni varate per assicurare l'approvvigionamento di materie prime critiche; stesso termine viene previsto anche per le misure in materia di trasporti in condizioni di eccezionalità e per l'approvvigionamento energetico delle isole minori.  

Verso il decreto Aiuti ter

La Camera ha anche approvato la risoluzione con la quale viene dato disco verde alla relazione del Governo che aggiorna il Bilancio e che consente di utilizzare il surplus di entrate per finanziare il prossimo decreto Aiuti. Domani in Consiglio dei ministri dovrebbe infatti approdare un altro decreto: Aiuti ter.

Con ogni probabilità, si tratterà dell'ultimo decreto di spesa del premier Mario Draghi, fatto ancora una volta senza ricorrere ad alcun scostamento di bilancio. Una fetta importante del nuovo provvedimento andrà alle imprese, a partire dalla proroga dei crediti d'imposta (la scadenza di fine settembre dovrebbe essere spostata a fine anno). La strada è quella di includere, ed è una novità - anche bar, ristoranti e piccole imprese, ovvero tutte quelle attività che hanno un contatore che supera l'asticella dei 4,5 kw. Si amplia la platea delle famiglie che potranno beneficiare del bonus sociale per fronteggiare i rincari delle bollette saliranno di numero grazie a un Isee che dovrebbe passare dai 12mila ai 15mila euro. Fonti del Mef confermano che si lavora anche per intervenire sulla tassa per gli extraprofitti. Non si punta a tassare di più, ma ad "aggiustare" la norma, per far sì che diventi più incisiva viste le difficoltà emerse finora. Nessun intervento è previsto per disallineare il prezzo dell'elettricità da quello del gas, una delle variabili responsabili di bollette alle stelle: "Draghi attende la riforma annunciata dall'Ue" e che dovrebbe arrivare entro fine anno. 

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