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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Decreto Dignità, Di Maio fa un passo indietro e la maggioranza cambia il testo

Nel pacchetto di emendamenti concordati tra Lega e M5s sono poi previste norme per potenziare i centri per l'impiego e la proroga di due anni del bonus per assumere chi ha meno di 35 anni. Si ammorbidisce molto la tenaglia contro le delocalizzazioni

"Nascerà un decreto dignità 2.0" Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Di Maio incontrando i giornalisti a margine di una sua visita a Catania.

"Abbiamo pronto un emendamento sui voucher e lo potenzieremo perché abbiamo fatto una serie di interventi" spiega il vicepremier che annuncia anche importanti cambiamenti al testo del decreto dignità.

"Il primo è quello relativo agli sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani, soprattutto nel Sud Italia. Questo vuol dire che all'interno del decreto dignità non ci sarà solo una stretta per i contratti a tempo determinato, ma ci saranno incentivi per l'assunzione dei giovani. Poi andremo incontro a qualle categorie che ci chiedono più flessibilità nel loro settore".

I voucher sono stati caldeggiati soprattutto da coltivatori e imprenditori del turismo per le assunzioni durante i lavori stagionali, ma la norma riguarderà anche gli enti locali. Viene mantenuta la tracciabilità dello strumento che potrà essere utilizzato soltanto da studenti, pensionati e disoccupati. Vale l'autocertificazione.

"La norma sui voucher, per come l'abbiamo scritta - ha precisato Di Maio - non punta ad alcuno sfruttamento ma devono essere utilizzati solo in un determinato periodo in cui c'è bisogno di un numero di persone più alto. È impensabile che una volta si pagavano con i voucher gli ingegneri, gli avvocati e persino i giornalisti....".

Dai contratti ai licenziamenti: i 5 'nodi' del Decreto Dignità 

Ma quelli del Governo non sono gli unici emendamenti che cambieranno il testo del decreto così come licenziato dal governo il 2 luglio scorso.

Nel pacchetto di emendamenti concordati nella maggioranza sono poi previste norme per potenziare i centri per l'impiego e la proroga di due anni del bonus per assumere chi ha meno di 35 anni. Si ammorbidisce molto la tenaglia contro le delocalizzazioni: le imprese che vogliono espatriare perdono il diritto agli incentivi se la diminuzione dei posti di lavoro supera il 50 per cento e non il 10 per cento.

Sempre tra le modifiche c'è lo stop all'equiparazione delle sigarette elettroniche al tabacco con conseguente minore tassazione delle e-cig.

Lucia Azzolina, deputata M5S in Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, firmata di un emendamento che mira alla stabilizzazione dei docenti.

"Con un emendamento al Decreto dignità apporteremo una importante modifica alla legge 107/2015, la cosiddetta Buona scuola che nel mondo della scuola ha portato tanta precarietà e incertezza. Abrogando l'articolo 1 comma 131 della legge, voluto ostinatamente dal Pd, cancelleremo la vergogna di una norma che sanciva il licenziamento dei docenti precari dopo che avevano prestato 36 mesi di servizio su posto vacante e disponibile".

"Quel comma era stato inserito nella legge 107 in spregio a una sentenza della Corte di Giustizia Europea, la sentenza Mascolo, innescando il folle meccanismo per cui lo Stato forma i suoi docenti, investe su di loro e poi li caccia dalla scuola dopo 36 mesi di lavoro" prosegue la portavoce del Movimento 5 Stelle. "Cominciamo a dare risposte concrete alla classe docente precaria e a restituire agli insegnanti la dignita' che meritano e di cui ha bisogno l'intero sistema dell'istruzione."

Di Maio critica anche le decine di emendamenti presentati dal Pd che a suo dire cancellerebbero gli aumenti ai risarcimenti per i lavoratori che vengono licenziati ingiustamente. "Nel dettaglio il decreto dignità porta le mensilità minime di risarcimento da 4 a 6 e quelle massime da 24 a 36" spiega su Facebook.

Il termine per gli emendamenti è lunedì. Le commissioni Finanze e Lavoro di Montecitorio inizieranno a votarli a partire da martedì.

Contratti più cari per badanti e colf: così la Dignità la 'pagano' le famiglie 

Intanto l'ex ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in una intervista a Repubblica spiega come il Decreto abbia un carattere punitivo per l'economia. "La logica è quella della proibizione, si proibisce l'estensione dei contratti a termine, si aumentano i costi chiedendo una argomentazione causale per il rinnovo, impedendo così il fluido funzionamento del mercato. Si multano le imprese per la delocalizzazione, invece di creare incentivi per la localizzazione".

Per Padoan, "il rischio è l'aumento dell'incertezza che ha come conseguenza immediata la sospensione delle decisioni di investimento proprio nel momento in cui l'economia stava riprendendo a crescere" e "se ci fossero significativi cambiamenti di bilancio indebolirebbero la nostra posizione negoziale ma al tempo stesso il paese e la sua economia".

Boeri contro Di Maio: "Il ministero sapeva che sarebbero scesi gli occupati"

Critiche anche dal deputato Pd Michele Anzaldi che invita la magistratura ad aprire un'indagine sull'iter del Decreto Dignità. "Il 2 luglio il Consiglio dei Ministri ha approvato un testo senza alcuna Relazione tecnica, senza alcuna copertura. Lo ha confermato il presidente dell'Inps Boeri, che in audizione alla Camera ha detto, carte alla mano, di aver ricevuto la richiesta di Relazione tecnica proprio il 2 luglio, il giorno dell'approvazione".

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