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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Decreto Imu-Bankitalia, Camera ad alta tensione

Dopo la bagarre in aula al momento della "tagliola" della Boldrini e poi dell'approvazione la giornata è iniziata con l'occupazione del M5S della commissione Giustizia. Nota del Tesoro: "Nessun regalo alle banche"

Chi pensava che una volta approvato si sarebbe smesso di polemizzare sul decreto Imu-Bankitalia si dovrà ricredere. La giornata odierna è iniziata come era finita quella precedente: con i grillini letteralmente sulle barricate. E così, dopo i veri e propri tafferugli scoppiati ieri alla Camera a causa della cosiddetta "tagliola" all'esame del provvedimento messa dalla presidente Bolrdini, i deputati a 5 Stelle hanno occupato l'aula della commissione Giustizia convocata stamattina. E poco importa se le altre forze politiche, Pd e Renzi in testa, accusano i grillini di "voler occupare la democrazia"

M5S FURIOSO - Una dichiarazione - quella di Riccardo Nuti - all'Ansa per capire il clima che si respira anche oggi in Parlamento: "La presidente Boldrini ha chiuso tutte le commissioni. È una cosa incredibile. Questa mattina alla Camera i commessi ci hanno detto che non è possibile entrare fino a quando non lo stabilisce la Boldrini. Inoltre, il collega Vittorio Ferraresi è stato chiuso a chiave all'interno della commissione Giustizia".

LA GIORNATA DI IERI -  I deputati delle opposizioni hanno protestato in varie forme per la decisione che è stata presa da Laura Bolrdini per aggirare l'ostruzionismo che stava mettendo a rischio la conversione in legge del decreto. Dai banchi del Movimento 5 Stelle sono partite le urla alle quali hanno risposto i colleghi della maggioranza. Gli esponenti di Fratelli d'Italia hanno occupato i banchi del governo e dal Pd sono partiti anche alcuni cori con l'Inno e Bella ciao. E il caos non si è placato nemmeno dopo l'approvazione del Decreto.

LA NOTA DEL MINISTERO - Con il decreto Imu-Bankitalia non viene fatto "nessun regalo alle banche". Lo ha assicurato il ministero dell'Economia dopo il via libera parlamentare di mercoledì sera al provvedimento. Nel dibattito degli ultimi giorni alla Camera, afferma il Tesoro, "la polemica politica ha spesso preso il sopravvento sulla realtà dei fatti così che alcuni interventi hanno prospettato effetti del provvedimento del tutto fantasiosi e infondati. In particolare - ha sottolineato Via Venti Settembre - in merito alle nuove regole relative alla partecipazione al capitale della Banca d'Italia, nessun 'regalo' è stato fatto alle banche, perchè la rivalutazione del capitale e una più equilibrata ripartizione delle quote di partecipazione alla Banca d'Italia non comportano alcun onere per lo Stato".

"La riforma di un assetto risalente al 1936 - ha aggiunto il Tesoro - era peraltro divenuta ormai urgente in vista dell'entrata in vigore del nuovo sistema unico di supervisione bancaria in ambito europeo. I contenuti e gli effetti del decreto legge sono stati ampiamente illustrati e discussi dal ministro dell'Economia in due audizioni presso le commissioni competenti di Camera e Senato. Nel corso dell'esame del provvedimento sono stati approvati emendamenti di iniziativa parlamentare con il parere favorevole del governo".

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