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Sabato, 20 Aprile 2024
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Renzi tende la mano alle Regioni, sì a decreto contro il rischio default

Il provvedimento non contiene fondi straordinari ma permette un ripiano dei debiti pregressi in 30 anni. Il governo: "Misura necessaria, c'era il rischio che le Regioni dovessero restituire due volte le somme anticipate dallo Stato"

Dopo due rinvii il Consiglio dei ministri ha approvato l'atteso decreto che aiuterà i bilanci delle Regioni a schivare il rischio default. 

Il provvedimento non contiene fondi straordinari ma ma permette un ripiano dei debiti pregressi in 30 anni. 

Il decreto, inoltre, chiarisce alcune norme sulla contabilizzazione delle risorse ricevute negli anni scorsi dal governo per pagare i debiti con i fornitori di beni e servizi e utilizzati in diversi casi, anche per coprire le esigenze della spesa corrente.

L'approvazione del decreto "era necessaria" perché "c'era il rischio che le Regioni dovessero restituire due volte le somme" che lo Stato aveva anticipato per pagare i debiti con i fornitori, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti. 

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha mantenuto così la promessa fatta nell'ultimo vertice di palazzo Chigi ai presidenti delle Regioni ed ha teso una mano anche a Chiamparino, che è al timone della Regione che per prima si trova alle prese con un buco di bilancio importante.

NORMA SUL BAIL-IN - Il consiglio dei ministri ha anche "approvato in esame definitivo i due decreti legislativi per le resolution sulle crisi bancarie", il cosiddetto bail-in. Ora siamo allineati con la normativa europea", ha spiegato Claudio De Vincenti al termine del consiglio dei ministri.

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