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Venerdì, 29 Marzo 2024
Nuove leggi

Il decreto Sicurezza del governo Meloni: telefono cellulare vietato ai bulli e stretta anti stalker

Il provvedimento potrebbe essere definito già nelle prossime ore. Si annunciano anche limiti all'azione delle imbarcazioni delle ong che soccorrono i migranti e novità per poliziotti e carabinieri di pattuglia

Un nuovo decreto sicurezza è sul tavolo del governo. L'esecutivo guidato da Giorgia Meloni sta lavorando a un provvedimento che, secondo la tabella di marcia della premier, dovrebbe vedere la luce nelle prossime ore. Domani secondo le previsioni più ottimistiche, all'inizio del nuovo anno se invece ci saranno intoppi. Nel provvedimento ci sarà, secondo le indicazioni trapelate finora, una stretta per le imbarcazioni delle ong che soccorrono i migranti. Non solo, sono previste pene più severe per le baby gang o per chi commette violenze sulle donne.

Oggi, martedì 27 dicembre, è prevista una riunione tecnica a Palazzo Chigi per mettere a punto gli ultimi dettagli col coordinamento della premier e del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. I settori coinvolti sono Interno, Giustizia, Esteri, Infrastrutture e Lavoro. Esattamente nelle stesse ore al Senato arriva la legge di bilancio e alla Camera il cosiddetto decreto rave.  

Il decreto che considera i rave reati sta per "scadere"

Meloni vuole un testo dove l'impronta della maggioranza sia forte. Difficile che l'opposizione deponga le armi su temi come i migranti, mentre un'intesa appare più possibile per gli interventi a tutela delle donne e dei minori. 

La stretta sulle Ong

Secondo quanto filtrato finora, chi soccorre le imbarcazioni in difficoltà potrà fare solo un salvataggio e dovrà subito informare le altre istituzioni chiedendo l'autorizzazione all’approdo in un porto sicuro. Le navi umanitarie dovranno quindi dirigersi subito verso il porto assegnato e sono vietati i trasbordi da un’imbarcazione all’altra. I migranti dovranno dire se chiedono la protezione internazionale, affinché sia il Paese di bandiera della nave a farsene carico. 

Restano, come con il decreto Salvini, multe, fermi amministrativi e anche il sequestro delle imbarcazioni in caso di reiterata inosservanza delle prescrizioni. I prefetti dovrebbero avere più potere decisionale.

Per chi invece arriva in Italia attraverso il decreto flussi o regolarizza la propria posizione è stata prevista la semplificazione delle norme per ottenere il rilascio del nulla osta al lavoro subordinato e altre agevolazioni. "Non ostacoleremo il soccorso dei naufraghi, ma non consentiremo alle navi di rimanere per giorni in mare. In questo modo garantiremo anche ai migranti di poter essere subito assistiti", ha più volte detto Meloni. 

Norme contro stalking e femminicidi

Nella bozza di decreto è previsto l’ampliamento dei casi in cui il questore potrà emettere un provvedimento di ammonimento, in particolare per gli stalker. Ci sarà una norma che consente di imporre, nelle situazioni di pericolo, il divieto di soggiorno e di avvicinamento nei luoghi frequentati dalla vittima. Saranno inoltre inasprite le pene per chi è già stato ammonito e viola le disposizioni. Sarà trasferito in carcere chi ha il braccialetto elettronico, ma tenta di manometterlo.

Forze dell’ordine e presidi sanitari avranno l’obbligo di informare la vittima sui centri antiviolenza che si trovano sul territorio e dovranno provvedere alla sua sistemazione in una delle strutture se sarà presentata una richiesta di questo tipo. Cambia anche il sistema di risarcimento: che arriverà come "ristoro anticipato" già dopo una prima sentenza di condanna.  

Daspo per i ragazzini delle baby gang 

Il decreto Sicurezza punta anche ad arginare il fenomeno delle baby gang. Il Daspo potrà essere applicato anche ai minori, purché abbiano compiuto 14 anni. Come già avviene per i maggiorenni quindi anche i più piccoli potranno essere interdetti da alcune zone o locali.

Telefono cellulare vietato ai bulli 

Per contrastare gli episodi di bullismo via web potrà essere disposto il divieto di utilizzo del cellulare e di altre apparecchiature elettroniche. La norma vale per i minorenni e per gli adulti.

Il taser

Secondo la bozza del decreto, si amplia il margine di uso del Taser (la pistola elettrica che le forze dell’ordine già utilizzano come strumento di dissuasione, ndr). Dovrebbe essere in dotazione di poliziotti e carabinieri anche nei centri più piccoli.

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