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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Di Maio e la fake news sulla legge elettorale

Il capo politico dei 5 Stelle: "A causa del Rosatellum nessun partito ha la maggioranza per governare". Ma è una bufala (benché molto in voga)

L’assenza di una maggioranza in Parlamento? Colpa della legge elettorale. Parola di Luigi Di Maio, che sul blog delle Stelle, parlando della strategia del M5s in vista della Consultazioni al Colle, rilancia quella che è una vera e propria fake news benché molto in voga dal 4 marzo in poi.

"A causa dell’attuale legge elettorale", spiega il capo politico dei 5 Stelle, "nessuna forza politica ha la maggioranza per poter governare da sola. I numeri per farlo non ci sono ed è chiaro che bisogna trovare una soluzione per uscire dal vicolo cieco in cui ci ha messo questa pessima legge elettorale". 

Si tratta però di una bufala. Intendiamoci: che il Rosatellum non sia una legge che favorisce la governabilità può anche essere vero in generale. È però sicuramente falso che sia la causa dell’attuale situazione di stallo. Si tratta di un dato oggettivo e non di una opinione, come ha dimostrato di recente il sito specializzato in tematiche politico/elettorali Youtrend: con qualsiasi legge elettorale ipotizzata in questi mesi o sperimentata in Europa, l'esito del voto italiano non avrebbe prodotto nessuna maggioranza. E il motivo è molto semplice: il risultato di queste elezioni è uno stallo perché i voti si sono distribuiti in modo tripolare.

E forse, visto che la fake news è molto in voga, è bene ricordare una verità molto semplice: il meccanismo di trasformazione dei voti in seggi non può intervenire sui voti espressi dagli elettori ma solo usare metodi diversi per convertirli in seggi.

Eppure 

Il M5s e la politica dei due forni

Quanto alla strategia da seguire in vista delle consultazioni con Mattarella, Di Maio ha ribadito la linea già tracciata negli ultimi giorni: il M5s è disposto a dialogare sia con la Lega ("l’altro vincitore delle elezioni") che con il Partito Democratico. Ma non chiamatelo inciucio: "La soluzione non è fare alleanze, inciuci, accordi tra le forze politiche – dice Di Maio - . Ne abbiamo visti tanti in questi decenni e sappiamo dove ci hanno portato: ci si mette insieme solo per rimanere in vita e per spartirsi poltrone, fregandosene dei cittadini. Noi vogliamo cambiare completamente metodo, proponendo un approccio differente, concreto. Vogliamo mettere al centro i temi, cioè le soluzioni per risolvere i problemi del Paese".

Il contratto con gli italiani

Ciò che propongono i 5 Stelle "non è un accordo, né un’alleanza, è un impegno che forze politiche alternative, e anche distanti, assumono davanti ai cittadini". Come? Con un "contratto di governo come quello che viene sottoscritto dalle principali forze politiche in Germania dal 1961. E’ un contratto in cui scriviamo nero su bianco, punto per punto, quello che vogliamo fare, dove si spiega per filo e per segno come si vogliono fare le cose e in quanto tempo. Dentro si inseriscono tutti i dettagli delle cose che si devono fare, si firma davanti agli italiani e poi si realizza. Quello che c’è scritto è ciò che il governo si impegna a fare".

Consultazioni, Di Maio insiste: "No a premier non eletti"

C’è però un altro punto su cui Di Maio non è disposto a soprassedere. Il premier deve essere lui: "Noi abbiamo avuto un mandato chiaro dagli elettori. Un terzo degli italiani ci ha chiesto di cambiare questo Paese e ha detto basta a forzature e presidenti del consiglio non eletti. Noi siamo prontissimi a rispettare questa volontà popolare, vediamo se anche gli altri saranno pronti a farlo".

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