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Martedì, 16 Aprile 2024
Nuova fase

Di Maio si è dimesso dal comitato di garanzia. M5S: "Atto dovuto"

La stoccata dell'ex capo politico del Movimento 5 Stelle: "Si è provato a colpire e screditare la persona"

Al via il "nuovo corso" del Movimento 5 Stelle. Il braccio di ferro tra Conte e Di Maio, che si era venuto a creare all'interno del Movimento dopo le trattative per la rielezione del Capo dello Stato, si conclude con le dimissioni dell'ex ministro degli esteri dal comitato di garanzia del M5S. Di Maio, prima di una possibile sfiducia da parte dei suoi, ha annunciato la decisione in una lunga lettera inviata al presidente M5S Giuseppe Conte e al garante Beppe Grillo. Luigi Di Maio era stato eletto presidente del comitato di garanzia del Movimento 5 Stelle lo scorso settembre insieme a Virginia Raggi e Roberto Fico. 

La lettera di Di Maio a Conte e Grillo

"Ho preso questa decisione perché voglio continuare a dare il mio contributo, portando avanti idee e proposte - spiega Di Maio nella lettera di dimissioni da presidente e membro del comitato di garanzia del M5S - Voglio dare il mio contributo sui contenuti, voglio continuare a fare in modo che si generi un dibattito positivo e franco all'interno della nostra comunità. Un confronto che ci permetta davvero di rilanciare il nuovo corso del Movimento 5 Stelle. Continuo a pensare che sia fondamentale confrontarsi dentro il Movimento, perché il Movimento è casa nostra, ed è fondamentale ascoltare le tante voci esistenti, e mai reprimerle. Io sarò tra le voci che sono pronte a sostenere il nuovo corso, mantenendo la libertà di alzare la mano e dire cosa non va bene e cosa andrebbe migliorato". Con queste parole Di Maio ha annunciato il suo ritorno alla libertà, la libertà di poter "alzare la mano e dire cosa non va bene e cosa andrebbe migliorato. Mi rendo conto che per esprimere queste idee, seppur in maniera propositiva e costruttiva, non posso ricoprire ruoli di garanzia all'interno del Movimento. Non lo ritengo corretto. Per questo motivo, ho deciso di dimettermi da presidente e membro del comitato di garanzia del Movimento 5 Stelle. Ringrazio gli iscritti che mi avevano votato ed eletto, ringrazio Virginia e Roberto che mi avevano votato presidente, ringrazio Beppe per la fiducia nell'avermi indicato nella rosa dei potenziali membri del comitato. Se rimaniamo uniti - conclude Di Maio - con le idee di tutti, torneremo a essere determinanti".

La stoccata

"Tutti avranno notato che in questi giorni il dibattito interno è degenerato, si è iniziato a parlare di scissioni, processi, gogne - ha scritto Di Maio nella lettera indirizzata a Conte e Grillo - Si è provato a colpire e screditare la persona. Mi ha sorpreso, anche perché è proprio il nuovo statuto del Movimento che mette l'accento sul rispetto della persona". L'ex capo politico del Movimento 5 Stelle, dopo la stoccata ad una parte dei pentastellati ha espresso parole di approvazione per Beppe Grillo e per chi invece "ha provato a favorire un dialogo sereno e super partes, tra diverse linee di pensiero, a partire dai capigruppo e da Beppe Grillo. Qui si vince o si perde tutti insieme", ha ricordato Di Maio. 

Le reazioni

La decisione di Di Maio di dimettersi da membro e presidente del comitato di garanzia del Movimento 5 Stelle è stata apprezzata dal deputato grillino Andrea Caso. "Luigi Di Maio è stato l'unico ad assumersi le proprie responsabilità dimettendosi prima da capo politico e oggi dal Comitato di garanzia di sua spontanea volontà, aprendo una discussione interna sulla leadership del Movimento", scrive Caso su Facebook. "Ciò che chiediamo in questo momento è semplicemente maggiore condivisione e il rispetto della pluralità di idee, ma soprattutto diciamo basta alla gogna mediatica e all'odio verso chi chiede semplicemente un dialogo trasparente all'interno del nostro Movimento. Basta a richieste di pseudo-processi sommari. Concentriamoci sui temi che interessano ai cittadini e focalizziamoci sulla risoluzione dei problemi reali del Paese. Per questo siamo stati votati, non per altro". 

Per il deputato del M5S Davide Sentinella quello di Di Maio è stato un "gesto nobile. Avanti ora con maggiore condivisione e più pluralità di idee, che vanno sempre rispettate e valorizzate. Il Movimento è casa nostra. Le voci del Movimento 5 Stelle vanno ascoltate sempre. Parliamo di contenuti, basta attacchi alla persona, odio, gogne e processi brutta pagina interna da evitare".

M5S: passo indietro di Di Maio è "giusto e dovuto"

Il M5S giudica il passo indietro di Di Maio "giusto e dovuto" e dice "basta percorsi personali che minano unità". "Il giusto e dovuto passo indietro di Luigi Di Maio rispetto al suo ruolo nel Comitato di garanzia - si legge in una nota - costituisce un elemento di chiarimento necessario nella vita del Movimento rispetto alle gravi difficoltà a cui ha esposto la nostra comunità, che merita un momento di spiegazione in totale trasparenza". Intanto Beppe Grillo guarda al futuro, elencando sul blog cinque priorità da realizzare. Fra queste anche "rotazione o limiti alla durata delle cariche, anche per favorire una visione della politica come vocazione e non come professione".

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