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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Quando Di Maio faceva il manovale: il vicepremier pubblica contratto e stipendi

Dopo l'inchiesta delle Iene sui presunti casi di lavoro nero nell'azienda del padre, il leader M5s pubblica i documenti online: "Basta menzogne". Camusso della Cgil chiede di mandare gli ispettori del lavoro, ma questo aprirebbe un conflitto d'interessi

Ancora polemiche sull'impresa edilizia del padre di Luigi Di Maio dopo lo scoop de Le Iene su alcuni lavoratori che sarebbero stati assunti in nero. Sul caso è intervenuta anche Susanna Camusso, la segretaria della Cgil che a breve lascerà il suo incarico, probabilmente in favore dell'ex Fiom Maurizio Landini. Camusso, interrogata sul tema, ha detto chiaramente che il ministro del lavoro ha "il dovere istituzionale di mandare gli ispettori a verificare la situazione perché solo su quella base potranno essere dati giudizi". La vicenda, insomma, diventa sempre più scivolosa: inviare gli ispettori del lavoro a Pomigliano significherebbe aprire un conflitto d'interessi bello e buono, perché l'ispettorato dipende dal ministero di Di Maio. Staremo a vedere.

Luigi Di Maio "operaio manovale" nell'azienda di famiglia

Il vicepremier, intanto, ha respinto il paragone con il caso del padre di Maria Elena Boschi. E ha pubblicato sul portale del Movimento 5 Stelle i documenti "che dimostrano l’assunzione nell’azienda di mio padre e le relative buste paga per il periodo di lavoro". Di cosa si tratta nello specifico? Un contratto di lavoro a tempo determinato - dal 27 febbraio 2008 al 27 maggio 2008 - con la qualifica di operaio e la mansione di manovale, uno stipendio di poco più di 1.100 euro al mese, 1.354 lordi: all'età di 22 anni, un giovanissimo Luigi Di Maio venne assunto a queste condizioni dall'azienda di famiglia, l'Ardima costruzioni. Sul Blog delle stelle il vicepremier - messo sotto accusa da un servizio delle Iene - pubblica parte dei documenti relativi al caso, comprese le quattro buste paga di quei pochi mesi che lo videro manovale nell'azienda che, diversi anni dopo, gli verrà donata assieme alla sorella Rosalba.

La retribuzione è oraria, motivo per il quale Di Maio percepisce 164 euro a febbraio - ma in quel primo mese sarà assunto solo per pochi giorni, ovvero dal 27 al 29 - 981 euro nel mese di marzo, 1.237 euro e 1.183 euro nei due mesi successivi, aprile e maggio. Con questo contratto e con le buste paga relative, nello specifico, Di Maio sembra ribattere alle voci su un possibile impiego in nero dello stesso vicepremier nell'azienda di famiglia.

"Ridicoli", "sciacalli": i fan del M5s se la prendono con le Iene 

Questo il messaggio di Luigi Di Maio su Facebook: "Per favore: MASSIMA DIFFUSIONE! Come promesso, pubblico i documenti che dimostrano l’assunzione nell’azienda di mio padre e le relative buste paga per il periodo di lavoro. Pubblico anche nuovamente, viste le menzogne che circolano, le mie dichiarazioni patrimoniali e di reddito da quando sono parlamentare e da quando sono ministro. Tutti i file sono nel post linkato. Buona lettura. Massima trasparenza, sempre".

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