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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Di Maio chiude la porta al Pd, la frase sprezzante che fa infuriare i dem

Il vicepremier risponde picche all'invito al dialogo di Delrio: "Per redimersi il Pd deve votare le nostre proposte". I dirigenti dem fanno quadrato: "Non prendiamo lezioni da chi ha portato il Paese in recessione"

Il Pd deve "redimersi" e per far altro non ha altra scelta che quella di votare le leggi del M5s. Così almeno la pensa Luigi Di Maio che con un post su facebook ha chiuso la porta ad ogni speranza di dialogo con il Partito Democratico, sia pur su provvedimenti singoli come auspicato dal capogruppo del Graziano Delrio. "Siamo pronti a discutere sul salario minimo e sul conflitto d'interessi" erano state le parole del dirigente dem. Un invito a confrontarsi mettendo da parte l’ascia di guerra.

Ma per il capo politico del M5s "la risposta è semplice: no, grazie". "È curioso – aggiunge Di Maio -  che proprio oggi il Pd si svegli dopo che ha avuto 20 anni per concretizzare queste due proposte. Ed è ancora più curioso che sul taglio degli stipendi dei parlamentari, un’altra proposta del MoVimento, se ne stia in silenzio. Anzi, questo nuovo pseudo-Pd ha fatto persino il contrario, proponendo una legge per alzarli gli stipendi dei parlamentari, che è ridicolo! Quindi no, grazie!  Avete avuto il vostro tempo. Il nostro appello invece è agli amici della Lega con cui condividiamo un contratto di governo. Ci auguriamo di ricevere presto una risposta. Dobbiamo portare avanti il cambiamento e dobbiamo farlo veramente!".

Di Maio post-2

Di Maio: "Il Pd ha l'occasione di redimersi"

Il vicepremier rincara la dose anche in un video: "I temi che ho lanciato ieri sono nel contratto di governo ma credo che bisogna accelerare su quei temi. E’ chiaro ed evidente che gli interlocutori sono le forze di governo. Poi se il Pd vuole votare quelle proposte avrà l’occasione di redimersi da quanto non ha fatto in questi anni".

Il video di Di Maio su facebook

La reazione piccata dei dirigenti Pd

Veemente la reazione dei dirigenti dem. "Di Maio vuole dialogare con il Pd se il Pd 'si redime'. Ma su cosa vuole dialogare il capo di un partito assistenzialista, giustizialista, incompetente che ha portato l'Italia in recessione? #senzadime" scrive su Twitter Maria Elena Boschi. Anche Matteo Orfini replica duramente alle parole del vicepremier isolando così lo stesso Delrio: "Di Maio ci propone di votare le loro proposte per 'redimerci'. Di Maio. Quello che ha prodotto un paese in recessione, il crollo dell'occupazione e la demonizzazione dei più fragili per seguire Salvini. Con queste nuove destre il Partito Democratico non può e non deve avere nulla a che fare".  

Pure Luca Lotti risponde per le rime: "Se devo redimermi io vado in chiesa non faccio accordi con Di Maio. Non si prendono certo lezioni da lui. Invito il vicepremier a non occuparsi del Pd e a preoccuparsi dei danni che il suo Governo sta provocando al Paese". Per il senatore Dario Parrini,  Di Maio “dovrebbe scusarsi con milioni di italiani per come li ha imbrogliati e per come il governo li sta danneggiando” e invece “invita con disprezzo il Pd a redimersi. Invito ridicolo. Faccia tosta illimitata".

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