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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Flat tax e grandi opere: Di Maio va all'attacco di Salvini

Il leader del Movimento: "La flat tax resta un mistero, se la Lega vuole mettere 10 miliardi li trovi pure". E sulle accuse a Toninelli: "I suoi meriti se li prende qualcun'altro..."

Sulla manovra economica è ancora bagarre nella maggioranza con il vicepremier Di Maio che va all’attacco di Salvini dopo che quest’ultimo - sia ieri che in mattinata - si è scagliato contro il ministro dell’Economia Giovanni Tria, "reo" di aver ricordato al leghista che il governo si è impegnato sia con l’Ue che con il Parlamento a ''rispettare i saldi di finanza pubblica con misure alternative all'aumento dell'Iva''. In sostanza Tria ha fatto capire che tagliare le tasse sarà difficile anche perché nel 2020 ''ci sarà un deficit molto contenuto, quello che serve all'economia italiana''.  

La replica di Salvini non si è fatta attendere: "Se il ministro dell'Economia del governo di cui orgogliosamente faccio parte dice che per quest'anno di taglio delle tasse non si parla, e lo facciamo tra un anno, tra due anni, il problema sono io o è lui". 

Flat tax, Di Maio è scettico: "Non ho ancora visto le coperture"

Nella querelle tra i due si è inserito anche il capo politico del M5s che, seppur senza citarlo, ha preso le parti del titolare del Tesoro. Per Di Maio "la flat tax è ancora un mistero. Lo dico col massimo della collaborazione - ha affermato il vicepremer ospite di SkyTg24 - perché se si abbassano letasse sono contentissimo però ancora non ho visto le coperture".

"Al lavoro per tagliare il cuneo fiscale"

Mentre la Lega spinge per una flat tax, "io intanto sto lavorando al cuneo fiscale che sembra una figura leggendaria" ha detto ancora Di Maio. "Vogliamo metterepiù soldi in busta paga alle persone" ha detto il vicepremier che, per spingere sui contratti di lavoro stabili riferisce: "Io ho elaborato una proposta da 4 miliardi, ho trovato le risorse per far sì che quando un imprenditore assume a tempo indeterminato, non debba pagare la percentuale per la Naspi, l'indennità di disoccupazione che si dà alle persone che vengono licenziate".

"Quando Governi non puoi sempre prendertela con qualcuno: devi fare" ha sottolineato Di Maio. "Se a loro non vanno bene i 4 miliardi che ho trovato per abbassare il cuneo fiscale e ne vogliono mettere 10 miliardi li trovino pure. Io ho trovato i 4 miliardi di euro che servono per abbassare il cuneo fiscale".

Il leader del M5s difende Toninelli: "I suoi meriti se li prende qualcun'altro..."

La polemica si è poi spostata sul nodo infrastrutture. La Lega accusa Toninelli di bloccare le grandi opere? Di Maio è perentorio. "Danilo – ha affermato il leader M5S - è stato additato come un ministro che blocca, invece ha lavorato un anno per sbloccare 50 miliardi di opere. Ho fiducia in Danilo, è una persona che ha lavorato sodo per sbloccare le opere ma come al solito i meriti se li prende qualcun altro".

E ancora: "È stata molto simpatica la diretta di Salvini in cui leggeva un elenco di opere sbloccate per 50 miliardi di euro. Ma la firma era del ministro Toninelli".

Il nodo Tav

Quanto alla Tav "l'identità del M5S è legata al fatto che si devono spendere soldi per fare le opere, non il contrario. Per noi la Tav resta un regalo ai francesi"."Credo che il M5S non abbia rinnegato l'inutilità della Tav", ha affermato ancora il titolare del Mise. Che poi, a proposito del voto in Parlamento sulla Torino-Lione, ha ribadito la linea del Movimento: "Abbiamo la maggioranza relativa, non assoluta. Quello che possiamo fare lo faremo. Nei prossimi giorni si depositerà l'atto per chiedere il voto in Parlamento. Abbiamo il 33% e ce la metteremo tutta".

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