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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Italia

Caso Diciotti: indagati anche Conte, Di Maio e Toninelli

Per la Procura di Catania un atto dovuto dopo la trasmissione dei documenti in cui premier, vicepremier e ministro dei trasporti dichiarano di condividere la linea anti-sbarco costata a Salvini l'incriminazione da parte del Tribunale dei ministri

Il premier Giuseppe Conte, il viceppremier leader M5s Luigi Di Maio e il ministro pentastellato per le Infrastrutture Danilo Toninelli sono indagati dalla Procura di Catania, a seguito della memoria trasmessa alla Giunta per le immunità del Senato che martedì prossimo è chiamata a decidere la proposta da presentare in aula sulla richiesta di autorizzazione a procedere per sequestro di persona nei confronti del vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini, leader della Lega, per la vicenda del lungo mancato sbarco dei naufraghi migranti soccorsi dalla nave Diciotti la scorsa estate.

La sindrome di Procuste del Movimento 5 stelle

Conte, Di Maio e Toninelli nella memoria trasmessa alla Giunta hanno infatti sottolineato la condivisione politica da parte dell'intero Governo della linea anti-sbarco costata a Salvini l'incriminazione da parte del Tribunale dei ministri, a dispetto dell'archiviazione che invece era stata proposta dalla Procura di Catania guidata da Carmelo Zuccaro. Motivo per il quale il presidente della Giunta del Senato Maurizio Gasparri ha trasmesso la memoria alla Procura di Catania che come atto dovuto ha iscritto i tre firmatari nel registro, apprestandosi però a chiedere l'archiviazione avando giù fatto lo stesso per Salvini.

"L'indicazione" per il voto online fa storcere il naso agli iscritti M5s

Il punto però, come spiega il Corriere della Sera che dà notizia dell'avvenuta iscrizione di premier vicepremier M5s e Toninelli nel registro da parte di Zuccaro, è che se anche il Tribunale dei ministri non cambiasse opinione, la Giunta immunità del Senato che martedì voterà la sua proposta per Salvini presto potrebbe essere chiamata a esprimersi nuovamente sul premier Conte e sul ministro Toninelli.Mentre la Giunta immunità della Camera dovrebbe forulare il suo parere sul leader M5s Di Maio che è deputato.

Un probabile imminente intreccio che rende ancora più politicamente impegnativo il voto on line di domani della base degli iscritti M5s sul portale Rousseau chiamata a scegliere se dire sì o no al processo a Salvini.

Giarrusso (M5s): "No al processo a Salvini"

Cosa accadrebbe infatti se analogo verdetto di qui a poco a sarà richiesto per Conte, Di Maio e Tonineli? Attualmente, sulla linea del no al processo richiesto da Salvini e sposata dal capogruppo M5s in Giunta Michele Giarrusso, si sta attestando la gran parte del gruppo dirigente M5s che però ha più volte sottolineato come un parlamentare pentastellato a differenza del leader leghista chiederebbe il processo e non il contrario. E Di Maio Conte e Toninelli rappresentano il gotha della leadership pentastellata in questo momento.

Una riflessione che gonfia da un lato quanti nell'elettorato M5s spingonono già domani nel voto on line su Salvini a far prevalere il sì al processo ("io non avrei dubbi, il processo va fatto", assicura Iacopo Fo in prima pagina sul "Fatto Quotodiano") e dall'altro fa incrociare le dita a Matteo Salvini. "Spero che il gioco non sfugga di mano a Di Maio" è il timore che La Stampa gli attribuisce fra virgolette.

Diciotti, il voto online e "l'indicazione" per gli iscritti M5s

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