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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Italia

Diciotti, "l'indicazione" per il voto online fa storcere il naso agli iscritti M5s

"Urne" virtuali aperte dalle 10 alle 19: pubblicato sul blog del Movimento il dossier sul caso Diciotti. Tra le righe si legge una "indicazione" che i 5 stelle danno ai propri attivisti: "Non è il solito voto". I dissidenti: "Come votare se Ruby era la nipote di Mubarak"

Il Movimento 5 stelle ha pubblicato sul proprio blog l'invito al voto online per derimere l'opportunità di far processare il ministro dell'interno Matteo Salvini per il caso Diciotti

"Le votazioni saranno aperte su Rousseau lunedì 18 febbraio dalle 10 alle 19" si legge nel post.

All'interno del comunicato del Movimento 5 stelle ai proprio iscritti è contenuto un dossier che ricostruisce i fatti intercorsi tra il 20 e 25 agosto scorso sulla nave della guardia costiera Diciotti su cui si trovavano 137 migranti.

Martedì 19 febbraio, la Giunta per le autorizzazioni sarà chiamata a decidere se il ritardo dello sbarco dei migranti dalla nave Diciotti sia stato deciso “per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell’esercizio della funzione di Governo”.

Come spiegano i 5 stelle ai propri attivisti "se il Parlamento nega l’autorizzazione a procedere, sta affermando che il Ministro ha agito per interesse pubblico o interesse dello Stato, e che quindi non sarà processato. Nel caso invece venga data l’autorizzazione, il Ministro dell’interno andrà a processo".

La sindrome di Procuste del Movimento 5 stelle

L'indicazione al voto appare poco più sotto dove si legge:

"Non è il solito voto sull’immunità dei parlamentari"

Infatti il Movimento riscostruisce come in passato sia sempre stato inamovibile nel chiedere "Nessuna protezione per i politici che devono rispondere delle loro azioni individuali."

Poi si legge: " Questo è un caso diverso"

"Nello specifico questo è un caso senza precedenti perché mai in passato si era verificato che la magistratura chiedesse al Parlamento di autorizzare un processo per un ministro che aveva agito nell’esercizio delle sue funzioni e non per azioni fatte per tornaconto privato e personale"

Diciotti, ira dei dissidenti M5s 

Tra i primi a contestare il quesito la senatrice "dissidente" Paola Nugnes: "Non è chiara, bisogna fare uno sforzo per non votare diversamente dalle proprie intenzioni".

"Il quesito, per essere equilibrato e veritiero, deve contenere anche la valutazione dell' interesse pubblico preminente. Non basta dire "interesse pubblico" poiche' a questa valutazione manca "in rapporto a cosa? " Valutazione che invece viene richiesta ai senatori dalla, oramai abusata, Costituzione. C'e' stato interesse pubblico, preminente (a forzare la mano agli altri Paesi europei)? È stato preminente, questo presunto interesse pubblico, rispetto al diritto costituzionale alla liberta' delle persone che erano confinate a bordo della nave?"

"In fondo non è diverso dal decidere se Ruby era la nipote di Mubarak. Tra l'altro Gasparri voto' di si tanto per dire eh!". Cosi' la senatrice Elena Fattori, dell'ala dissidente dei M5s

Ma anche molti militanti di base si ribellano al modo in cui il M5s ha impostato il quesito. Tra questi Andrea Severini, marito della sindaca di Roma Virginia Raggi: "Voto No, ma la domanda è mal posta. La domanda andava posta sull'immunitá e non sull'interesse nazionale. Non si deroga sui nostri principi, i processi si affrontano come hanno fatto Chiara, Filippo e Virginia. Sono convinto che non esista reato e Salvini non può nascondersi dietro di noi".

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