Emilia, rimborsi pazzi in Regione: si dimette capogruppo Pd
Marco Monari, capogruppo Pd nell'assemblea legislativa, ha rassegnato le proprie dimissioni dopo lo scandalo che ha coinvolto tutto il consiglio: "Il mio senso di responsabilità viene male inteso"
BOLOGNA - L'indagine sulle spese pazze e sui rimborsi azzardati del consiglio della Regione Emilia Romagna fa la prima "vittima". Marco Monari, capogruppo Pd nell'Assemblea legislativa, ha deciso di dimettersi a causa delle pressioni ricevute dopo gli avvisi di garanzia recapitati a lui, così come a tutti i capogruppi emiliani.
Monari, assieme ad altri consiglieri, è indagato per presunti pagamenti effettuati con soldi pubblici per pranzi e trasferte di carattere personale. Ed è, inoltre, ritenuto responsabile per aver consentito ad altri consiglieri del suo gruppo spese estranee all'attività politica e istituzionale.
"Ogni mia azione dal momento in cui ho assunto la guida del gruppo regionale del Pd - ha spiegato Monari in una nota - è stata ispirata all'assorbimento di tale pesante responsabilità. Questa è la motivazione che mi ha impedito di imboccare la via facile delle dimissioni di fronte a quel processo mediatico che già ho dovuto denunciare".
Secondo il capogruppo del Pd "molte, troppe, dichiarazioni disinformate quanto contraddittorie su indiscrezioni incontrollate e incontrollabili, mi convincono che il mio senso di responsabilità, innanzitutto nei confronti del partito, viene male inteso e, persino, interpretato come un mio tentativo di nascondere a riparo di un ruolo pubblico mie responsabilità personali che rivendico insussistenti".