rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
REGIONE LOMBARDIA / Milano

La difesa del 'celeste' Formigoni: "Non volevo riconfermare Zambetti"

Il governatore duro contro il Pdl e distensivo nei confronti della Lega: "Decisione presa su pressione del partito, non sono un dittatore sudamericano". E a pagare la scelta di un politico vicino alla 'ndrangheta potrebbe essere "chi lo ha sostenuto"

Travolto dallo scandalo dei voti comprati da un suo assessore dalla 'ndrangheta, Roberto Formigoni prova a smarcarsi da Zambetti (nella foto): "Nel 2010 ho fatto un cambiamento rispetto alle giunte e non avrei voluto riconfermarlo".

Intervistato da Radio 24, Formigoni prende così le distanze non solo dal quinto componente della sua giunta finito in carcere, ma anche da chi "nel partito" ha fatto pressione "per la sua conferma". Il nome non viene fatto, ma si sa che Zambetti era sponsorizzato dall'ex ministro Gianfranco Rotondi .

L'INTERVISTA. Al conduttore di "24 Mattino", Alessandro Milan, che gli ha obiettato: "Ma perché, non li sceglie lei gli assesori"?, Formigoni ha replicato: "Sa, il presidente eletto è anche supportato dai partiti. Non siamo dei dittatori sudamericani. Giustamente c'è un ruolo dei partiti con i quali si arriva a delle soluzioni. In questo caso è stato fatto un errore, ma Zambetti personalmente aveva giurato e spergiurato di non avere nulla a che fare. Purtroppo mentiva me, ha tradito la fiducia mia e dei cittadini".

"Aveva avuto dei sentori?", gli ha chiesto il conduttore. "No, di quello che è successo no" ha replicato Formigoni. "Ma circolavano delle strane voci. Bisogna tener conto che purtroppo in questo periodo, anzi in questi vent'anni a Milano delle voci circolano su quasi tutti gli uomini che sono impegnati in politica e in economia. E quindi si tratta di capire e andare con i piedi di piombo".

GIUNTA AZZERATA. Intanto il governatore resta al suo posto ma ha annunciato che - di concerto con la Lega Nord - azzererà tutta la sua giunta dopo l'ennesimo scandalo giudiziario che ha coinvolto la Regione Lombardia, con l'arresto per contiguità con la 'ndrangeta dell'assessore Zambetti: "Procederò nei prossimi giorni a creare una giunta nuova ridimensionata nel numero" ha assicurato Formigoni in una conferenza stampa nella sede Pdl, al termine del vertice con Angelino Alfano e il segretario della Lega Roberto Maroni.

MARONI. "Avevamo chiesto l'azzeramento della giunta della Lombardia o le dimissioni di Formigoni. Abbiamo ottenuto ciò che avevamo chiesto e ora abbiamo il dovere di andare avanti nel goerno della Regione" ha commentato Maroni. Il segretario del Carroccio ha anche sottolineato che la Lega "manterrà gli impegni in Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia", ovvero le altre giunte che regge insieme al Pdl.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La difesa del 'celeste' Formigoni: "Non volevo riconfermare Zambetti"

Today è in caricamento