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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Roma

Giunta Raggi, aria di crisi: si dimettono il capo di gabinetto e l'assessore al Bilancio

Dietrofront di Raineri e Minenna. Pesano la questione degli stipendi e il pressing sulle nomine della giunta da parte di base e mini-direttorio

La giunta Raggi perde i primi pezzi. A sorpresa, infatti, hanno rassegnato le proprie dimissioni due figure di primissimo piano fortemente volute dal sindaco: Carla Raineri, capo di gabinetto, e Marcello Minenna, assessore al Bilancio.

LA CRONACA DI ROMATODAY - La rinuncia all'incarico è arrivata dopo che la Raggi aveva chiesto all'Autorità anticorruzione un parere sulle nomine della giunta. E quando l'Anac ha contestato la nomina della Raineri e la Raggi ha annunciato la predisposizione dell'ordinanza di revoca, sono arrivate le dimissioni.

Nella notte su Facebook era stata la stessa sindaca ad annunciare il loro addio. "Trasparenza. È uno dei valori che ci contraddistingue e che perseguiamo", scrive la Raggi. "Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere un parere all'ANAC, l'Autorità Nazionale Anticorruzione, su tutte le nomine fatte finora dalla Giunta. Una richiesta per garantire il massimo della trasparenza: il "palazzo" deve essere di vetro, tutti i cittadini devono poter vedere cosa accade dentro. Questo è il M5S. Sulla base di due pareri contrastanti, ci siamo rivolti all'ANAC che, esaminate le carte, ha dichiarato che la nomina della Dott.ssa Carla Romana Raineri a Capo di Gabinetto va rivista in quanto "la corretta fonte normativa a cui fare riferimento è l'articolo 90 TUEL" e "l'applicazione, al caso di specie, dell'articolo 110 TUEL è da ritenersi impropria". Ne prendiamo atto. Conseguentemente, sarà predisposta l'ordinanza di revoca".

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Virginia Raggi, sindaco di Roma

Si tratta di due addii importanti. Minenna, dirigente Consob, scelto e corteggiato dal leader politico del M5S, Luigi Di Maio, era dato come il vero uomo forte della giunta Raggi, l'ispiratore dei primi passi del Movimento in Campidoglio. Riempire la casella del bilancio fu situazione complicata ed ora si annunciano nuove difficoltà. Difficoltà anche per il capo di gabinetto, dove siamo di fatto già al terzo nome bruciato. Dopo Daniele Frongia e Daniela Morgante, il primo in carica pochi giorni, la seconda nominata in pectore e fattasi da parte a mezzo stampa, era arrivata la Raineri, nominata con stipendio da 193.000 euro, con annesse polemiche. Il suo addio apre uno squarcio. Tutto da rifare quindi. 
 

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