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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Pd, giovedì resa dei conti in direzione: l'unica strada porta al congresso

Martina è già esasperato e pronto a gettare la spugna

Il Pd va alla conta. La direzione di giovedì ha il sapore della resa dei conti. All'ordine del giorno non ci sarà più la possibilità di un'intesa tra il Pd e i Cinque stelle. Argomento superato, perché i numeri - i renziani contano più della metà dei voti - non avrebbero permesso in ogni caso alcun via libera al reggente dem Martina. 

Martina è esasperato, e pronto a gettare la spugna: "Per il rispetto che ho della comunità del Partito Democratico porterò il mio punto di vista alla Direzione Nazionale di giovedì che evidentemente ha già un altro ordine del giorno rispetto alle ragioni della sua convocazione",  ha detto. Numeri alla mano, su 214 componenti della direzione Pd, i renziani sono 103 e di questi, 18 sono i millennials nominati direttamente da Renzi e a lui legati indissolubilmente A questi vanno aggiunti i 4 componenti vicini a Orfini. Gli esponenti della direzione che fanno capo a Maurizio Martina sono 19, quelli vicini al ministro ed ex candidato segretario Andrea Orlando sono 23 così come i franceschiniani, invece i dem che si riconoscono nella corrente di Michele Emiliano sono 13.

Un partito diviso in tanti rivoli, con orizzonti differenti. Non sembrano esserci altre vie che accelerare sulla convocazione dell'assemblea e far partire l'iter del congresso, lasciando ad Orfini il compito delle liste nel caso si dovesse arrivare alle elezioni nei prossimi mesi. Il futuro del Pd a oggi è un gran punto di domanda.

Pd allo sbando, ora è tutti contro tutti: Martina verso le dimissioni? 

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