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Martedì, 23 Aprile 2024
Crisi economica

Disoccupazione record: un giovane su tre senza lavoro

Dai dati Istat emerge come il 37,1% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni è senza un impiego: mai così male dal 1992. Tasso di disoccupazione complessivo all'11,1%: +1,8% rispetto al 2011.

Record negativo, a novembre, per la disoccupazione giovanile in Italia: più di un giovane su tre non ha un impiego.

Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è schizzato, a novembre, al 37,1% dal 36,5% di ottobre. Lo ha comunicato l'Istat spiegando che si tratta del dato più alto dal gennaio 2004 (inizio delle serie storiche mensili) e del record negativo assoluto mai registrato dal quarto trimestre del 1992 (inizio serie storiche trimestrali). A novembre sono in cerca di lavoro 641mila under 25.

Complessivamente in Italia la disoccupazione a novembre resta stabile su livelli alti all'11,1%, stesso valore registrato ad ottobre, ed in aumento di 1,8 punti percentuali nei dodici mesi. Come ad ottobre, si tratta del livello più alto registrato dal 2004, anno d'inizio delle serie storiche mensili. Se si considerano i dati trimestrali, è il dato più alto dal primo trimestre del 1999.

A novembre gli occupati sono 22 milioni 873mila, in diminuzione dello 0,2% sia rispetto ad ottobre (-42mila) sia su base annua (-37mila). Il tasso di occupazione, pari al 56,8%, è in diminuzione di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale e invariato rispetto a dodici mesi prima.

DATI UE. Nell'insieme dell'Unione europea a 27, la disoccupazione a novembre scorso è stata registrata al 10,7%, stabile rispetto al mese precedente. A novembre 2011 era al 10,0%. Secondo l'ufficio europeo di statistica i senza lavoro nei 17 paesi della valuta comune in un mese i disoccupati sono cresciuti di 113.000 unità.

In Italia la disoccupazione di novembre è all'11,1%, stabile rispetto a ottobre 2012. Dodici mesi prima era al 9,3%. In un anno i senza lavoro sono aumentati in 18 degli stati membri della Ue-27, si è ridotta in sette tra i quali la Germania (da 5,6% a 5,4%) e le repubbliche baltiche. Gli aumenti più forti su base annuale, in Grecia (dal 18,9% al 26,0% registrato da settembre 2011 a settembre 2012), Cipro (dal 9,5% al 14,0%), Spagna (dal 23,0% al 26,6%) e Portogallo (dal 14,1% al 16,3%). 

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