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Martedì, 19 Marzo 2024
Il documento

Le nove condizioni di Conte a Draghi

Dalla difesa del reddito di cittadinanza fino al ritorno del cashback di Stato. Tutte le richieste del presidente del M5s in un documento che Today ha potuto visionare

C’è un preambolo e poi ci sono nove punti precisi nel documento che il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha sottoposto al capo del governo Mario Draghi. 

  • Reddito di cittadinanza.
  • Salario minimo.
  • Decreto dignità.
  • Aiuti a famiglie e imprese.
  • Transizione ecologica.
  • Superbonus 110%.
  • Cashback fiscale.
  • Intervento su riscossione.
  • Clausula legge di delegazione

Prima di entrare nel merito dei temi politici, il documento pentastellato rimarca come il faro del Movimento resti la transizione ecologica e la questione ambientale, con un occhio di riguardo per la riduzione delle disuguaglianze sociali. "Abbiamo deciso di non volgere le spalle al Paese, in un momento in cui era necessario procedere spediti nella campagna vaccinale e nel completamento del Pnrr, dando priorità alla tutela della salute dei cittadini e al rilancio dell’intero sistema economico" si legge nel documento che Today ha avuto l’opportunità di visionare.

L'M5s detta l'agenda a Draghi: le condizioni di Conte per restare al governo

Rivendicano di averlo fatto con confronti seri,senza però che lo stesso atteggiamento fosse corrisposto dalle altre forze politiche. Il Movimento 5 Stelle denuncia veri attacchi con l’intento di "distruggerci" mentre su altri fronti, forse proprio il governo, non c’è stata disponibilità a prendere in considerazione le remore del gruppo parlamentare. Convinti del fatto che questa scelta di responsabilità ha pesato sull’elettorato, con riferimento al crollo dei consenti, ora il Movimento di Conte pretende "un segnale di forte discontinuità, perché fuori dai palazzi, in cui le istituzioni di governo si riuniscono, nelle case, nelle strade, nelle fabbriche e negli uffici, sta montando un malessere sociale a cui dobbiamo dare una urgente risposta". Le varie pagine presentate a Draghi tornano anche sull’argomento armi all’ucraina parlando di una "corsa al riarmo", di fronte alla quale Conte ha richiamato "l’urgenza di concentrare gli interventi e le risorse a sostegno di famiglie e imprese".

Poi dito puntato proprio contro Draghi quando si legge che "le abbiamo più volte rappresentato, invano, come non sia accettabile che il Consiglio dei Ministri sia relegato al ruolo di mero consesso certificatore di decisioni già prese, con provvedimenti normativi anche molto complessi che vengono portati direttamente in Consiglio o, quando va bene, con un anticipo minimo, comunque inidoneo a consentirne un’analisi adeguata". Per questo la comunità (5 stelle) "si aspetta da Lei posizioni chiare e risolutive, in particolare sui seguenti temi". Ecco l’elenco:

Reddito di cittadinanza

"Non possiamo più accettare di stare in una maggioranza che, in molte sue componenti, rivolge attacchi pretestuosi e strumentali a questo minimale sistema di protezione sociale, scagliandosi vergognosamente contro le fasce più vulnerabili della popolazione. Abbiamo noi per primi suggerito e approvato, ancora di recente, significative modifiche per contrastare eventuali abusi e per incentivare i c.d. "occupabili" ad accettare le offerte di lavoro. Ma occorre un Suo chiarimento definitivo, che ponga fine alle continue polemiche, del tutto irricevibili. Soprattutto non siamo disponibili a considerare ulteriori restrizioni ancora più penalizzanti, preordinate a restringere la portata applicativa di questa riforma. Siamo invece disponibili a valutare soluzioni utili a migliorare il sistema delle politiche attive".

Salario minimo

"L’esistenza di una platea di 4,5 milioni di lavoratori che hanno buste paga da fame, che ledono la loro stessa dignità, rende assolutamente urgente l’introduzione del c.d. salario minimo. È una misura molto diffusa anche in altri Paesi europei. Il nostro progetto di legge valorizza anche i contratti collettivi di riferimento e vale a espungere dal sistema i c.d. contratti pirata. Non riteniamo possibile che questo Esecutivo rimanga indifferente e non dia chiare indicazioni sulla priorità di questa riforma, che coinvolge anche giovani e donne, che continuano a ricevere buste paga indecorose". 

Decreto dignità

"Non riteniamo più possibile rinviare, ancora una volta, l’applicazione di queste norme destinate a contrastare il precariato. Siamo disponibili a studiare insieme incentivi per favorire le assunzioni a tempo indeterminato, ma rimane fondamentale che i contratti a tempo determinato rimangano collegati a specifiche causali, per contrastare il precariato selvaggio".

Aiuti a famiglie e imprese

"La crisi in atto richiede un intervento straordinario, ampio e organico, a favore di famiglie e imprese. Un bonus da 200 euro non vale a risolvere i gravi problemi che i nostri concittadini stanno affrontando. Le abbiamo chiesto più volte uno scostamento di bilancio. Misure di sostegno significativo servono anche per imprese e lavoratori autonomi, che non potranno certo sostenere questa impennata del caro-bollette e questa spinta inflazionistica. Un altro percorso per generare idonee risorse finanziarie è intervenire, con maggiore coraggio e determinazione, nel colpire le numerose speculazioni che in vari settori di attività (settore farmaceutico, assicurativo, oltreché del commercio del petrolio e del gas) si sono manifestate in questa fase emergenziale. Inoltre, Riteniamo assolutamente necessario e urgente intervenire per operare un taglio del cuneo fiscale, utile a rendere le buste paga dei lavoratori più pesanti e a consentire un recupero quantomeno parziale della perdita di potere d’acquisto salariale, che non ha pari in Europa".

Transizione ecologica

"Questo Governo è nato sotto l’insegna della transizione ecologica e della tutela dell’ambiente (ora anche in Costituzione): la crisi energetica deve indurci ancor più a puntare con forza su massicci investimenti nelle fonti rinnovabili. Non siamo disponibili a favorire investimenti nelle infrastrutture a gas o ad “allargare le maglie” delle concessioni di sfruttamento dei nostri giacimenti fossili, operazioni queste che peraltro richiedono tempi medio-lunghi, costi elevati e ritorni incerti".

Superbonus 110%

"Gli interventi governativi che si sono via via susseguiti e le Sue stesse dichiarazioni rilasciate in ambito europeo, hanno prodotto un clima di forte sfiducia nei cittadini e negli stessi operatori del settore, con il risultato che la circolazione dei crediti fiscali di fatto risulta bloccata, decine di migliaia di imprese sono sull’orlo del fallimento e molti cittadini si ritrovano con i lavori in casa sospesi. Per noi è assolutamente imprescindibile che si introduca una soluzione davvero funzionale, in grado di sbloccare le cessioni e di consentire il completamento dei lavori". 

Cashback fiscale di Stato

"Abbiamo assistito allo smantellamento di misure fondamentali per accelerare il processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione e per contrastare l’economia sommersa, come il c.d. cashback. Un provvedimento che poteva senz’altro essere migliorato e affinato, ma che si è invece deciso di eliminare con un tratto di penna, senza neppure consultarci. È per queste ragioni che riteniamo necessario anticipare l’applicazione del "cashback fiscale", il cui principio è già stato opportunamente recepito, su iniziativa del Movimento 5 Stelle, all’interno del testo della delega fiscale attualmente all’esame del Parlamento".

Intervento su riscossione 

"È assolutamente urgente un intervento sulla riscossione che dia maggiore serenità ai contribuenti vista la recrudescenza della crisi economica. Occorre elaborare una efficace misura di definizione agevolata dei debiti iscritti a ruolo presso l’Agente per la Riscossione, con rateizzazione sino a 120 euro. Non vogliamo un condono, ma scontare sanzioni e interessi".

Clausola legge di delegazione

"Per maggiore rispetto nei confronti del Parlamento, introdurre una clausola, per ogni legge di delegazione, che preveda che ogniqualvolta il Governo non si conformi al parere espresso dalle Commissioni parlamentari, il Governo stesso ritorni in Parlamento per motivare specificamente la sua scelta e solo dopo questo passaggio sarà possibile l’approvazione definitiva del decreto legislativo".

Alla fine il documento presenta una nota di merito delle posizione del Movimento 5 Stelle in ambito internazionale. "Le nostre idee hanno subito un travisamento malevolo da parte di molti. Sino ad arrivare a definire le nostre posizioni riguardanti il contesto internazionale, come anti-atlantiche e anti-europee. Vogliamo più che mai, e molto più di altri, essere e contare in Europa e mantenere la nostra storica alleanza dentro la Nato. Il punto è come si sta in queste sedi: con dignità e autonomia, consapevoli di essere una delle prime democrazie al mondo, oppure si svolge il ruolo di terminali passivi di decisioni assunte da altri? La nostra partecipazione a questi consessi si inscrive nella logica esclusiva di uno "stare allineati", oppure c’è la determinazione a rendere l’Italia protagonista, insieme agli alleati, di una linea geo-politica che impedisca una insanabile frattura, con un mondo diviso in due blocchi: da un lato, i Paesi occidentali, dall’altro lato, il resto del mondo?". 

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