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Giovedì, 25 Aprile 2024
nuove forniture / Algeria

Perché Draghi e sei ministri sono in Algeria, oggi

Il presidente del Consiglio è in missione-lampo a causa della crisi di governo, e non da solo

Il presidente del Consiglio Mario Draghi è volato oggi in Algeria, insieme a sei ministri. Scopo della missione: trovare nuove forniture di gas per sostituire i flussi interrotti dalla Russia e prepararsi all'inverno. La visita sarà molto breve e si concluderà oggi stesso, in anticipo a quanto prefissato a causa della crisi di governo. L'incontro è considerato di rilevante importanza strategica per l'Italia, ma non solo per il gas. Negli ultimi mesi poi i rapporti con l'Algeria, già storicamente positivi, si sono rafforzati, come testimoniato dalle numerose visite istituzionali: la visita di Stato del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a novembre 2021, l'altra visita ad Algeri del presidente del Consiglio Mario Draghi ad aprile scorso e, subito dopo, la visita di Stato del presidente algerino Abdelmadjid Tebboune in Italia.

Chi c'è in Algeria con Draghi

Il presidente del Consiglio Mario Draghi oggi è in Algeria per firmare nuovi accordi sulle forniture di gas, insieme a una folta delegazione di figure istituzionali italiane: il ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio, la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, la ministra della Giustizia Marta Cartabia, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, il minisitro delle Infrastrutture e dei trasporti Enrico Giovannini e la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti.

Cosa succede in Algeria oggi

Draghi insieme a sei ministri si trova in Algeria per firmare diversi accordi e Protocolli d'intesa, oltre a una Dichiarazione Congiunta tra i due Paesi. L'attenzione è però tutta sul gas. La Russia sta tagliando sempre più le forniture verso l'Italia e l'Europa e si pensa che verranno azzerate del tutto in autunno. L'Italia, insieme agli altri paesi membri dell'Unione Europea, sta diversificando le sue fonti di approvvigionamento, sostituendo le quote della fornitura russa con altri partner. Dall'inizio della guerra in Ucraina, l'Algeria ha sostituito la Russia come fornitore più importante di gas del nostro Paese. Ora la quota algerina può ulteriormente aumentare, con un picco previsto di circa 30 miliardi di metri cubi all'anno. 

Inverno senza gas, corsa alle stufe a biomassa: attese anche di 5 mesi

Ma non c'è solo il gas: i due paesi puntano a rafforzare la cooperazione anche in altri settori. E in quest'ottica e' gia' fissato da tempo il quarto Vertice Intergovernativo che si terrà oggi ad Algeri e al quale partecipa il premier Mario Draghi due giorni prima del suo intervento alle Camere, dopo le dimissioni annunciate giovedì scorso.

Quanto gas arriva ora dall'Algeria

L'ultimo accordo firmato con l'Algeria riguardante il gas è di pochi giorni fa, quando la società energetica Sonatrach ha deciso di aumentare il volume delle sue forniture di gas all'Italia di altri 4 miliardi di metri cubi a partire dalla prossima settimana. Le maggiori forniture verranno consegnate a Eni e alle società partner. Questo accordo segue l'intesa siglata la scorsa primavera, in base alla quale le forniture sono state aumentate di 3 miliardi di metri cubi da subito e di altri 6 miliardi dal 2023, per arrivare ad un totale di 9 miliardi fra gas e GNL.  

La Russia taglia le forniture: da dove arriva ora il gas in Italia

In questo modo l'Algeria si è sostituita alle quote di gas importato dalla Russia, secondo la strategia di emancipazione delle forniture del governo dalle fonti energetiche russe. Se nel 2021 il gas importato dalla Russia pesava per il 40% sul totale, i nuovi accordi che ha stretto il governo italiano con l'Algeria, ma anche con Egitto, Repubblica del Congo e Angola, insieme ai tagli russi delle forniture, hanno fatto scendere questa percentuale: nei primi mesi del 2022, su 31,7 miliardi di metri cubi di gas importato, infatti, quello proveniente dall'Algeria costituisce il 30% del totale, a cui segue la Russia, al 26%. 

Perché l'Algeria è importante per l'Italia

I rapporti tra i due paesi sono molto buoni e i legame è solido, non solo dal punto di vista diplomatico, ma anche commerciale. L'Italia è il terzo partner commerciale dell'Algeria a livello globale (primo cliente e sesto fornitore), mentre l'Algeria è il primo partner commerciale dell'Italia nel continente africano. Le imprese italiane con presenza stabile in Algeria sono circa 200: quella più importante è Eni, presente nel paese fin dal 1981. Un altro accordo siglato di recente tra la società italiana e Sonatrach riguarda l'accelerazione dello sviluppo di campi a gas in Algeria e la decarbonizzazione tramite l'idrogeno verde che permetterà ai gruppi di valutare il potenziale a gas e le opportunità di sviluppo accelerato di alcuni giacimenti già scoperti da Sonatrach.

Perché le bollette di gas e luce possono solo aumentare

In particolare, Eni è molto attiva nell'esplorazione e nella produzione, in particolare nel deserto di Bir Rebaa, nell'area centro orientale del Paese, in diversi blocchi di esplorazione e sviluppo ed è inoltre impegnata nel rilancio delle attività di esplorazione e sviluppo nella regione del bacino del Berkine - proprio a marzo scorso e' stata ratificata l'assegnazione di un nuovo PSC - anche attraverso la realizzazione di un hub di sviluppo del gas e del petrolio in sinergia con le installazioni esistenti di MLE-CAFC.

Draghi in Algeria: il programma completo della visita

Di seguito i dettagli del programma (orario locale) della visita del presidente del Consiglio Mario Draghi insieme a sei ministri:

  • Ore 10.25 – Deposizione di una corona di fiori al Monumento del Martire. 
  • Ore 11.10 - Arrivo al Palazzo presidenziale “El Mouradia” e incontro con il Presidente della Repubblica algerina democratica e popolare, Abdelmadjid Tebboune.
  • Contestualmente avranno luogo i colloqui tra i ministri italiani membri della delegazione ufficiale e i rispettivi ministri algerini.
  • Ore 12.00 - Sessione plenaria del IV Vertice intergovernativo italo-algerino. 
  • Co-presiede il Presidente del Consiglio Draghi; partecipano il ministro degli Esteri Di Maio, dell’Interno Lamorgese, della Giustizia Cartabia, della Transizione ecologica Cingolani, delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Giovannini, per le Pari opportunità e la Famiglia Bonetti.
  • Ore 13.00 - Cerimonia di adozione delle dichiarazioni finali del Vertice e firma di accordi.
  • A seguire il Presidente Draghi e il Presidente Tebboune rilasceranno dichiarazioni congiunte alla stampa.
  • Ore 14.00 circa – Pranzo con il Presidente Tebboune presso la Residenza di Stato del Presidente.
  • Ore 15.30 circa - Inaugurazione del Business Forum al Centro Internazionale di Conferenze (CIC). Intervento di apertura del Presidente del Consiglio.

Rientro a Roma in serata.

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