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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso

Draghi ha smentito (di nuovo) di aver chiesto a Grillo la rimozione di Conte

"Non ho mai fatto queste dichiarazioni. Non ho neanche mai pensato di entrare nelle questioni interne di un partito. Mi dicono che ci sarebbero dei 'riscontri oggettivi'. Vediamoli, li aspetto"

"Sono ancora ottimista, il governo non rischia perché l'interesse nazionale, degli italiani è preminente nelle forze che sostengono questo governo". Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Palazzo Chigi ha risposto a chi gli chiedeva delle fibrillazioni nella maggioranza dopo il caso delle presunte (molto presunte) telefonate in cui il premier avrebbe chiesto a Grillo di rimuovere Giuseppe Conte dalla guida dei 5 Stelle (qui la vicenda spiegata dall'inizio).

"Io non ho mai fatto queste dichiarazioni" ha puntualizzato Draghi. "E comunque mi dicono che ci sarebbero dei 'riscontri oggettivi' come sono stati definiti. Beh, vediamoli. Li aspetto. Però vorrei dire che non entro, non ho neanche mai pensato di entrare nelle questioni interne di un partito e credo che anche Grillo abbia smentito ieri sera. Io lavoro come tutti i membri del governo per gli interessi degli italiani e francamente non capisco perché mi si voglia tirar dentro questa faccenda, è una cosa che mi è estranea completamente. Non riesco a capire il motivo di volermi tirar dentro questa faccenda".

L'incidente diplomatico è nato dopo le dichiarazioni del sociologo Domenico De Masi che ha riferito al "Fatto Quotidiano" di una confidenza che avrebbe ricevuto da Beppe Grillo nei suoi tre giorni a Roma: Draghi avrebbe chiesto al garante di "rimuovere Giuseppe Conte dal M5s, perché inadeguato". Sulla vicenda ieri è intervenuto lo stesso Conte usando parole al vetriolo contro il presidente del consiglio. "Grillo mi aveva riferito di queste telefonate. Trovo semplicemente grave, che un premier tecnico, che ha avuto da noi sin dall'inizio l'investitura per formare un governo di unità nazionale, si intrometta nella vita di forze politiche che lo sostengono".

Draghi: "Il governo è nato con il M5s, non si accontenta di un appoggio esterno"

Già ieri, in serata, era arrivata la smentita di Palazzo Chigi.  In conferenza stampa Draghi è stato categorico: "Non ho mai fatto queste dichiarazioni" ha assicurato il presidente del consiglio mettendo dunque a tacere i rumors.Nessuna crisi in vista dunque. Un rimpasto? Neppure. "Nessuno lo ha mai chiesto" ha precisato il presidente del consiglio. "Anzi, nei colloqui tutti hanno escluso questa possibilità o questa esigenza". 

Il presidente del consiglio ha poi fatto sapere di non aver sentito Beppe Grillo, ma di essere in contatto con Giuseppe Conte. L'intenzione è quella di sentirsi di nuovo nelle prossime ore. Per ora Draghi non mette neppure in conto l'eventualità di uno strappo. "Il governo è nato con il M5S, non si accontenta di un appoggio esterno. Il governo valuta il contributo  dato dal M5S troppo importante per accontentarsi di un appoggio esterno". In ogni caso, ha precisato Draghi, "il presidente Conte ha confermato che non è intenzione del M5S uscire dal governo"

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