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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ecomostri, l'Europa punisce l'Italia: "Ora risarcire i costruttori"

La sentenza - non appellabile - della Corte europea dei diritti dell'uomo suona come una beffa. "I terreni non andavano espropriati prima di una condanna". Ora sarà calcolato un indennizzo per i proprietari dell'ecomostro abbattuto durante la Giunta Emiliano

I terreni di Punta Perotti, l'area barese dove sorgeva l'ecomostro poi abbattuto durante la Giunta Emiliano, non potevano essere confiscati senza una previa condanna dei responsabili. È la sentenza, non appellabile, della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, che indica le anomalie relative alle operazioni di confisca non solo nel sito barese, ma anche a Golfo Aranci (Olbia), Testa di Cane e Fiumarella di Pellaro (Reggio Calabria).

"I terreni non andavano espropriati prima di una condanna" 

Per i giudici europei è stato violato il rispetto del diritto alla proprietà privata e ora dovranno calcolare l'indenizzo da riconoscere ai proprietari dei terreni su cui attualmente è stato realizzato Parco Perotti.

Salvini: "Certe istituzioni dovrebbero essere chiuse"

Pronta la risposta del vicepremier e ministro dell'interno Matteo Salvini: "La Corte di Strasburgo condanna l'Italia e difende gli eco-mostri e la cementificazione selvaggia? Ennesima prova del fatto che certe istituzioni dovrebbero essere chiuse".

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