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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

La polemica (evitabile) sulle mascherine obbligatorie per votare

Domenica elezioni amministrative e referendum. La Lega protesta: "6,5 milioni di euro per acquistare le protezioni per chi lavorerà ai seggi". Sarebbe bastato consentire il voto domiciliare anche agli immunodepressi per risolvere il problema

Anche quest’anno le elezioni si svolgeranno secondo regole indicate nel protocollo nazionale di sicurezza anti-covid: elettori, scrutatori, segretari e presidenti di seggio dovranno stare al seggio con una mascherina. La mascherina, almeno chirurgica, sarà obbligatoria per andare a votare il prossimo weekend: appuntamento ai seggi per le elezioni amministrative e per i referendum sulla giustizia

Alle amministrative si vota per rinnovare i sindaci e i consigli comunali di 970 comuni, tra cui 21 capoluoghi di provincia e quattro capoluoghi di regione: Catanzaro, Genova, L’Aquila e Palermo. Il secondo turno per i comuni per cui sarà necessario si svolgerà domenica 26 giugno. I quesiti ammessi dalla Corte costituzionale a febbraio e che saranno oggetto del referendum sono cinque: la riforma del Csm, l'abolizione della legge Severino, i limiti agli abusi della custodia cautelare, la separazione delle funzioni dei magistrati e la loro equa valutazione.

La mascherina in pratica non è più richiesta quasi in nessun posto in Italia, ma al seggio lo sarà. "Mascherina obbligatoria e più di 6,5 milioni di euro per acquistare le protezioni per chi lavorerà ai seggi. Ennesimo schiaffo alla partecipazione popolare in vista dei referendum sulla Giustizia, su cui la Lega chiede un intervento del Capo dello Stato e del Presidente del Consiglio", commenta la Lega, sottolineando: "Silenzio mediatico e di gran parte della politica, un solo giorno per votare, data praticamente estiva e ora complicazioni burocratiche: anche per questo Roberto Calderoli (Lega) e Irene Testa (Partito radicale) stanno facendo uno sciopero della fame".

Il discorso è ovviamente un po' diverso se lo si analizza dal punto di vista, per esempio, di un cittadino immunodepresso: dopo la fine dell'obbligo di mascherine, può decidere di non andare allo stadio o di stare all'aperto dove il rischio è minore, può scegliere di non andare al ristorante o altrove, può chiedere a qualche amico o parente di andare alle poste o al supermercato, ma non può mandare qualcuno altro a votare (al chiuso). Una soluzione c'era: sarebbe bastato consentire il voto domiciliare anche agli immunodepressi per evitare tutte le polemiche di questi giorni.

"Il nostro Paese è stato in grado di affrontare come nessun altro il problema del contagio basandosi sulla reciproca responsabilità. La mascherina è un atto di rispetto nei confronti degli altri - dice dice il ministro dell`Istruzione Patrizio Bianchi - non un'imposizione, è un atto di rispetto reciproco e si toglierà quando riterremo che il nostro vicino sia sicuro. È questo il punto fondamentale della democrazia: c'è solo quando sono sicuro che il mio vicino, che non conosco, goda dello stesso mio diritto".

Le regole Covid per le elezioni

C'è un protocollo ad hoc per la prevenzione Covid. Nell'allestimento dei seggi si deve garantire il distanziamento, si devono evitare assembramenti e deve essere assicurata l'igiene dei locali.

Le regole per gli elettori

  • è rimesso alla responsabilità di ciascun elettore il rispetto di regole basilari come non andare al seggio in caso di sintomi Covid o temperatura corporea oltre i 37.5°C;
  • è obbligatorio l'uso della mascherina chirurgica da parte di tutti gli elettori e di ogni altro soggetto avente diritto all'accesso al seggio (come i rappresentanti di lista);
  • l'elettore potrà togliere la mascherina solo per il tempo necessario al riconoscimento;
  • al momento dell'accesso nel seggio, l’elettore dovrà procedere all'igienizzazione delle mani con gel idroalcolico, messo a disposizione in prossimità della porta. Quindi l’elettore, dopo essersi avvicinato ai componenti del seggio per l’identificazione e prima di ricevere la scheda e la matita, provvederà a igienizzarsi nuovamente le mani. Completate le operazioni di voto, è consigliata una ulteriore detersione delle mani prima di lasciare il seggio.

Le regole per i componenti dei seggi sono le seguenti: la circolare prevede che i componenti dei seggi, durante la permanenza nel seggio, "devono indossare la mascherina chirurgica, dispositivo che deve essere sostituito ogni 4-6 ore e comunque ogni volta risulti inumidito o sporco o renda difficoltosa la respirazione; essi devono, comunque, mantenere sempre la distanza di almeno un metro dagli altri componenti e procedere ad una frequente e accurata igiene delle mani". L'uso dei guanti è consigliato solo per le operazioni di spoglio delle schede, mentre non appare necessario durante la gestione delle altre fasi del procedimento.

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