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Giovedì, 25 Aprile 2024
VERSO LE ELEZIONI

Berlusconi choc: difende le tangenti e vuole rimettere l'immunità parlamentare

Ad Agorà il leader del Pdl prende le difese di chi per ottenere appalti usa le 'mazzette': "E' così che si fa l'imprenditore a livelli globali". E tra le sue promesse elettorali torna l'immunità parlamentare

Prima, per difendere Orsi e Scaroni coinvolti negli scandali Agusta Westland e Saipem, spiega che le tangenti "non sono reati" ma "commissioni". Poi spiega che qualora tornasse a Palazzo Chigi "reintrodurrei l'immunità parlamentare".

E' un Silvio Berlusconi scatenato quello che ad Agorà, su Rai Tre, tiene testa alle domande di Andrea Vianello. Anche a costo di scatenare un mare di polemiche.

Per l'ex premier, le tangenti "non sono reati, si tratta di pagare una commissione a quel Paese perchè è una condizione di quel Paese". Il leader del Pdl poi precisa: "La tangente è un fenomeno che esiste ed è inutile negare questa condizione di necessità se si ha da trattare con qualche regime o paese del terzo mondo. Non sta a noi giudicare, questi sono moralismi assurdi, altrimenti non si fa l'imprenditore a livelli globali. E così Finmeccanica e le altre non staranno più sul mercato", conclude l'ex premier.

E ancora: "Io ho fotografato la realtà globale esistente: nel mondo, quando si tratta dei nostri tre gioielli, Eni, Enel e Finmeccanica, questi trattano nei Paesi per vendere i loro prodotti e devono adeguarsi alle condizioni di quel Paese".

Ebbene, spiega ancora Berlusconi, "nelle democrazie normalmente si ha solo la gara d'appalto, mentre nei Paesi che non sono perfette democrazie ci sono altre condizioni che bisogna accettare se si vuole vendere il proprio prodotto".

Anche se si tratta di condizioni illegali? "Ma sono illegali per loro non per noi perchè mettiamo in conto cosa dobbiamo spendere: un tot per l'appalto e un tot per la commissione, e con questa magistratura ci stiamo mettendo fuori dalla possibilità di competere nel mondo, perchè nessuno tratterà più con noi. E' una cosa da masochismo puro", ribadisce l'ex premier, che sostiene il fatto che queste commissioni "non sono reati, si tratta di pagare una commissione, perchè è la regola di quel Paese. Non vogliamo pagare commissioni? Allora stiamo a casa e non vendiamo più niente".

Dalle tangenti all'immunità parlamentare, per Berlusconi, il passo è breve: "Reintrodurrei l'immunità parlamentare. La magistratura rossa - ha aggiunto - è un cancro della democrazia".

E a chi gli domanda se, in caso di vittoria delle elezioni, reintrodurrà il falso in bilancio come era prima della sua riforma, il leader del centrodestra risponde così: "Assolutamente no".

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