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Giovedì, 18 Aprile 2024
POLITICA

Imu e condono fiscale: Berlusconi promette, Monti attacca

Prima l'Imu (da restituire in contanti e da abolire), poi il condono fiscale: tra promesse e show, ancora una volta è Berlusconi a dettare i temi e i tempi della campagna elettorale

ROMA - Togliere l’Imu sulla prima casa sapeva già di vecchio, con Monti pronto a seguirlo e Bersani a rimodulare canoni e forma dell’ex Ici. Così Berlusconi ieri mattina ha alzato la posta: restituire agli italiani i soldi spesi nel 2012 per la tassa più “odiata”.

Ma c’è di più: è l’involucro dell’impegno pre-elettorale che, comunicativamente parlando, ha del ‘diabolico’. Sì, perché il Cavaliere è pronto a rimborsare il tolto dal Professore in contanti o al massimo direttamente sul conto corrente. Dalle casse dello Stato alle tasche degli italiani. Il tutto 30 giorni dopo la prima riunione del consiglio dei ministri.

Costo dell’operazione, circa 8 miliardi di euro sul 2013, tra il gettito annuale dell’imposta e la restituzione cash. E c’è anche un come: “Per i primi 4 miliardi strutturali che ogni anno il bilancio dello Stato non potrà non contare in entrata provvediamo con un ddl con un piccolo aggravio di imposte su prodotti come tabacchi, giochi, scommesse e lotto”. Gli altri 4 “una tantum” figlia di “accordi che Tremonti non ha voluto fare con la Svizzera e che sono stati già fatti con la Germania”.  

TRE MINUTI – C’è un quando, un come, e c’è anche un tempo. Breve, brevissimo: “Faremo un accordo con le poste, che hanno i contanti sufficienti per poter pagare chi si presenterà allo sportello”, ha affermato l’ex premier questa mattina a La 7. Che ha confezionato la promessa pensando proprio a tutti, compreso chi E per chi non ha voglia di mettersi in coda: chi “non vuole andare in un ufficio postale, trasmette al tesoro l'Iban e il tesoro le fa il bonifico in dieci minuti. Con internet si fa tutto in tre minuti”.

PROMESSE STORICHE – C’è chi vive una vita intera in un minuto. Figuriamoci in tre minuti cosa si può fare. Se a questo si incolla una sobrietà elettorale sconosciuta al Cavaliere, il gioco è pressoché fatto. Berlusconi, come tutti i comunicatori di mestiere, ha i tempi giusti, compreso nel fare promesse. Ma c’è di più, la promessa fa presa, è colla sentimentale. E’ volutamente portatrice di speranza. E’ un po’ come una bombola d’ossigeno che compare ad un sub in riserva d’aria. Piena o vuota che sia, il sub comincia a muovere le pinne. In questo Berlusconi è a tutti gli effetti l’uomo della terra promessa. La storia comincia nel ’94, quando agli italiani promise un milione di nuovi posti di lavoro. Poi il contratto firmato nel salotto di Bruno Vespa, con tanto di cattedra e calamaio. E come si può dimenticare il ‘coup de théâtre’ del 2006, nell’ultimo minuto del confronto televisivo con Romano Prodi, quando guardando dritto in camera si rivolse ai telespettatori con quel “Aboliremo l’Ici. Avete capito bene. Aboliremo l’Ici su tutte le prime case”. Ieri, pimpante come non mai e rincuorato dai sondaggi che lo danno in forte recupero, le due staffilate dirette al popolo degli indecisi: restituzione dell’Imu e l’eliminazione nel giro di 5 anni dell’Irap.

MONTI – L’attuale premier ha ceduto alle sirene elettorali e in questi giorni si è messo a far di conto. Ha scongiurato una nuova manovra economica e si è convertito tra i negazionisti dell’Imu sulla prima casa. Ma l’ennesima sfida di Berlusconi non gli è andata giù. Così, dagli studi di Rtl 102.5 (GUARDA IL VIDEO), ha attaccato. Nel suo stile: parole ferme, dette a bassa voce ma durissime: “E' meraviglioso. Non è la prima volta che qualcuno cerca di comprare il voto degli italiani. Un cinquantennio fa si prometteva qualche chilo di pasta, o una scarpa con riserva di consegnare l’altra dopo il voto. E’ la prima volta che in modo scientifico qualcuno cerca di comprare il voto degli italiani con i soldi degli italiani stessi, quelli usati per tappare i buchi di bilancio lasciati proprio da lui che ha governato 8 degli ultimi 10 anni”. Destro alla stomaco, carica e parte con il sinistro al volto: la promessa è “un tentativo simpatico di corruzione: ti compro il voto con dei soldi, che sono quelli degli italiani. Poi poco importa che come nel 2011 dovrò andarmene perché la situazione non è più gestibile, magari chiameranno un tecnico... Ma intanto sono stato eletto”.

Partono le agenzie; la risposta di Berlusconi arriva in tempo reale: “Ne dice tante di stupidaggini, ha detto anche questa”. E se i giornalisti in studio gli fanno notare come in passato non sia mai riuscito ad abbassare le tasse, si difende a testa bassa: “Non è vero che abbiamo aumentato la pressione fiscale, la spesa pubblica è aumentata seguendo l'inflazione e non è vero che abbiamo lasciato l’Italia sul lastrico: è il più grande imbroglio che hanno detto Monti e certi giornali. Noi siamo stati mandati via per una specie di colpo di Stato. Tutto è partito dal tradimento di Fini che ha fatto cadere la nostra maggioranza”.

Finito qui? Niente affatto. Rilancia: via l’Irap, via l’Imu, rimborsi in tre minuti, e sotto a un'altra proposta/promessa: fare subito il condono tombale. “Io – sottolinea a La 7 – l’ho sempre detto ma la sinistra è sempre stata contraria e se ora ci daranno la maggioranza penso dovremmo farlo”.

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