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Berlusconi: "Disponibili ad accordo col Pd sulle riforme". Bersani: "Si riposi"

Il Cavaliere apre all'accordo con la sinistra "se verranno fatte le modifiche costituzionali per arrivare a un paese governabile". In Lombardia polemiche dopo l'appello al voto disgiunto a favore di Umberto Ambrosoli di alcuni candidati montiani

Sabato di campagna elettorale in tutta Italia. Silvio Berlusconi si dice disponibile a un accordo con il centrosinistra per le modifiche costituzionali. Apertura che Pierluigi Bersani smonta a stretto giro di posta. Polemiche invece in Lombardia dopo l'appello al voto disgiunto a favore di Umberto Ambrosoli di alcuni candidati montiani. Oscar Giannino esalta la "sua" platea a Milano.

BERLUSCONI - "Non penso ci possa essere un pareggio al Senato, ho fede che noi vinceremo sia alla Camera che al Senato". A dirlo è il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa alla Maschio Gaspardo nel Padovano.

"Siamo disponibili ad accordo con la sinistra - ha concluso Berlusconi - se verranno fatte le modifiche costituzionali per arrivare a un paese governabile".

BERSANI - Berlusconi "si riposi". E' il consiglio che il segretario del Pd Pier Luigi Bersani dà al Cavaliere, rispondendo a chi gli chiede un commento sulle dichiarazioni di Berlusconi a proposito di una possibile convergenza con il centrosinistra in tema di riforme.

"Le riforme vanno fatte, sul piano istituzionale noi parliamo con tutti però credo che quando partiranno le nostre riforme Berlusconi avrà qualcosa da lamentarsi", ha concluso Bersani nel corso della sua visita a Torino, al mercato di corso Racconigi.

SPECIALE ELEZIONI POLITICHE 2013

RENZI  - "Sono tutti insorti perché ieri ho detto che il voto a Ingroia è un voto buttato via, ma posso spiegarmi meglio e dire che è un voto che non serve. E' certamente un legittimo atto di testimonianza ma tecnicamente agevola il tentativo di rimonta di Berlusconi". Lo ha detto oggi a Torino, Matteo Renzi in un incontro in una Gam strapiena e che non ha potuto ospitare tutte le persone venute ad ascoltarlo.

MARONI - Dopo l'appello al voto disgiunto in Lombardia a favore di Umberto Ambrosoli di alcuni candidati montiani al Parlamento, tra cui Lorenzo Dellai, Maroni definisce la proposta "manovra da prima Repubblica" e "schifezza della politica". "Se qualcuno pensa di governare il voto dei cittadini lombardi facendo questo accordicchio sotto banco - ha detto Maroni a margine di una visita all'istituto dei ciechi a Milano - ha capito male".

"Si torna ai tempi di De Mita e di Cirino Pomicino - ha proseguito il leader leghista - ma almeno De Mita aveva una sua dignità politica. Questi sono gli emuli peggiori della peggiore politica italiana. Non mi fanno paura, non porteranno nessun risultato. Alla fine - ha concluso - queste manovrine e manovrette saranno sconfitte dalla forza delle idee e dei progetti".

Oscar Giannino a Milano © Tm News Infophoto

GIANNINO - Punta sull'’ironia Oscar Giannino alla convention del suo movimento ‘Fare per fermare il declino’. Giannino, non citandolo direttamente, ha scherzato su quanto sostenuto dal direttore de ‘Il Giornale’ Alessandro Sallusti che aveva raccontato di essere stato aggredito dai gatti di Giannino stesso. ‘Ieri sera, tornando a casa ho trovato tre nuovi sostenitori. I miei tre gatti. Chi glielo spiega che non sono i protagonisti della campagna elettorale? Hanno anche fatto un programma: Fare Miao’. Parlando dei ‘vecchi partiti della politica’, Giannino ha detto: ‘con Fini e Casini non andremo neanche allo zoo’. Il giornalista ha anche spiegato che alcuni noti docenti universitari presso Atenei all’estero saranno i garanti del programma del partito che, ogni anno, ‘ci esamineranno e ci daranno i voti’. ‘Se divento Scilipoti – ha aggiunto – siate pronti a prendermi a calci nel culo’.

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